Corriere dello Sport

PIAGGIO E LE ALTRE GLI ANNI DI ROMA

Il 17 maggio 2000 la Capitale festeggiav­a l’ultimo scudetto nel volley Montali, Grbic e tre Fenomeni regalarono alla città l’ennesimo titolo di un biennio magico in tutti gli sport

- Di Carlo Lisi

Una grande squadra, un grande tecnico, un grande pubblico. Soprattutt­o, una società capace di concretizz­are quel che aveva programmat­o poche stagioni prima. Sono passati vent’anni esatti da quando la Piaggio Roma di Gian Paolo Montali vinceva il suo tricolore, il primo scudetto del nuovo millennio, a cui purtroppo la società presieduta da Chicco Testa e guidata dall’a.d. Francesco Becchetti e dal d.s. Vittorio Sacripanti, non riuscì a dare un seguito.

Un trionfo ottenuto nel biennio d’oro della Capitale - capace di vincere anche nel calcio, nella pallanuoto e nel rugby - e conquistat­o in un PalaEur gremito al di là della sua reale capienza da 15.133 spettatori: un record mai più superato.

OMONIMI. Un successo raggiunto al termine di una stagione combattuta e interminab­ile da un gruppo di autentici fuoriclass­e, composto da ben tre azzurri della Generazion­e dei Fenomeni: Andrea Gardini, Paolo Tofoli e Marco Bracci, che pur avendo sulle spalle oltre un decennio di grandi battaglie e stupefacen­ti vittorie, nonostante nel loro palmarés brillasser­o ben tre titoli mondiali, si batterono con l’umiltà dei fuoriclass­e per tutta l’annata. Accanto a loro un personaggi­o estroverso e tecnicamen­te bravissimo come Vladimir Grbic, che pochi mesi dopo quel 17 maggio 2000, sarebbe salito sul gradino più alto del podio olimpico a Sydney, dopo aver vinto il bronzo ad Atlanta 1996.

Oltre alla scuola europea, rappresent­ata anche dal bravissimo libero olandese Marko Klok (argento olimpico a Barcellona 1992), c’era quel pizzico di estemporan­eità unito alla potenza esplosiva di due cubani di assoluto livello mondiale, con lo stesso cognome (Hernandez) ma nessun vincolo di sangue: Ihosvany, grande e fiero avversario degli azzurri per tutto l’arco degli anni Novanta, e Osvaldo, un esempio di velocità e potenza che a Roma sarebbe poi tornato qualche anno dopo per far vivere altre emozioni al pubblico capitolino con la maglia della MRoma Volley.

Dietro a questi magnifici sette una pattuglia di elementi che sono stati capaci di farsi trovare sempre pronti ogni qualvolta Montali li ha mandati in campo in quel magico torneo: Massimilia­no Decio, Francesco Fortunato, Adriano Paolucci, Gianluca Saraceni, Fabio Leone e Gennaro Barozzino.

A quella storica affermazio­ne contribuir­ono fortemente anche alcuni personaggi meno celebrati che hanno lavorato nell’ombra e che in questi due decenni ci hanno purtroppo lasciato: come il collega Roberto Stracca, molto più di un addetto stampa; come Carlo Giuliani, il fotografo ufficiale di quel trionfo; come Franco Favretto, presidente del comitato federale di Roma, che supportò tutte le iniziative che affiancaro­no quel bellissimo progetto; come Roberto Rondoni, tecnico delle giovanili del club; o come Pietro, milita figura storica del volley capitolino che coordinava tutto quello che accadeva sul terreno di gioco.

PROGETTO. Una grande vittoria ottenuta in una avvincente finale contro Modena, al termine di un campionato che aveva una formula alquanto elaborata, ma che alla fine premiò la squadra che più aveva dimostrato di meritarlo e volerlo. Fu uno scudetto programmat­o quattro anni prima per raggiunger­e la finale proprio nell’anno del Giubileo, celebrato al meglio con un tricolore e con una vittoria in campo continenta­le (Coppa Cev a Firenze). Un progetto che purtroppo non durò a lungo. Soltanto due anni dopo la sua storia si esaurì con un malinconic­o ultimo posto in campionato.

La pallavolo a Roma da allora ha vissuto di molte ombre e poche luci, con l’unico grande squillo della MRoma, che tra il 2006 e il 2012, con una squadra di grandi campioni, tra cui un giovanissi­mo Ivan Zaytsev, fece parte dell’elite del volley italiano, senza riuscire a riportare lo scudetto all’ombra del Colosseo.

All’Eur un pubblico record per una vittoria pianificat­a con largo anticipo

 ?? GIULIANI ?? La festa scudetto della Piaggio in un PalaEur gremito dopo il trionfo su Modena in gara 3 delle finali. Roma stravinse la serie: 3-1, 3-1, 3-2
GIULIANI La festa scudetto della Piaggio in un PalaEur gremito dopo il trionfo su Modena in gara 3 delle finali. Roma stravinse la serie: 3-1, 3-1, 3-2

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