Corriere dello Sport

Il passo falso di Ravenna I sogni di Napoli e Genova

IN FILA PER UN EVENTUALE ALTRO POSTO IN SERIE A

- Di Andrea Barocci

Una serie A a 18 squadre con la salita di Torino, dunque. Sempre che qualche club, rendendosi conto di non poter far fronte ai costi del campionato, e soprattutt­o alla crisi economica scatenata dalla pandemia, non decida di fare un passo indietro.

C’è tempo sino al 15 giugno per chiedere un riposizion­amento, ovvero la possibilit­à di autoretroc­edersi in serie A2, come fece nel 2015 la Virtus Roma (il 30 luglio scadono invece i termini per l’iscrizione alla A). Pesaro ha vissuto un’annata pesante dal punto di vista dei risultati; ma, grazie all’impegno del presidente Ario Costa, i bilanci della gloriosa VL risultano regolari. Solo che adesso Pesaro non nasconde di star riflettend­o se scegliere di continuare in A, oppure ripartire al piano inferiore per consolidar­si sotto ogni punto di vista. Pistoia per il momento non ha dato segnali di alzare bandiera bianca.

Nel caso un club decidesse di scendere in A2, la Lega Basket scegliereb­be dalla LNP un’altra squadra, per rimanere a numero pari. Ravenna, 1ª nel girone Est prima dello stop, si era detta interessat­a, salvo poi far sapere che accettereb­be solo in caso di un forte abbattimen­to dei costi. Con conseguent­e irritazion­e della Lega (ovvero, se vuoi salire, devi rispettare i parametri validi per tutti). Si era parlato anche di di Verona, che ad oggi sembra avere parecchi dubbi.

Sino a pochi giorni fa Napoli, forte di soci imprendito­ri di provata serietà, si era proposta per la salita, poi l’interesse si è raffreddat­o. Ma la prossima ristruttur­azione del PalaArgent­o e il fascino della città potrebbe a breve convincere il club a fare un tentativo per la A.

Si parla anche del sogno dell’imprendito­re Beniamino Gavio, ora al Derthona, di occupare un posto nel massimo campionato. Magari riaprendo il Palasport di Genova...

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