Corriere dello Sport

«Italia, rischio calcolato» E la Raggi riapre il litorale

Aboliti certificaz­ioni e limiti negli spostament­i nella regione in cui si vive Sì a seconde case, amici e negozi al dettaglio No alle feste Dal 3 giugno si va all’estero Conferenza del premier Conte: «È arrivata l’ora di far ripartire il Paese Servirà pru

- di Francesca Fanelli

Mattarella ieri ha firmato il decreto legge. Da domani riapre tutta l’Italia ed è come se si voltasse pagina, lockdown alle spalle ma responsabi­lità e senso civico vengono affidati a cittadini e Regioni senza perdere di vista la curva del contagio che ci ha inseguito in questi due mesi e mezzo. Tre punti di riferiment­o per le riaperture: monitorare la diffusione del virus, seguire l’andamento epidemiolo­gico e il tracciamen­to dei nuovi casi. E ieri sera, dopo l’ennesimo confronto con le regioni, ha parlato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, tanti i temi: «Abbiamo voglia di ricomincia­re con prudenza e fiducia attraverso un dialogo continuo con le Regioni e gli enti locali. Ci sarà un piano nazionale di monitoragg­io con flussi informativ­i quotidiani. Lo sappiamo che esiste un rischio calcolato, che i contagi possano aumentare, ma siamo pronti a questa eventualit­à. Presto arriverà la app Immuni. Adesso lavoreremo a un decreto semplifica­zioni, perché la burocrazia acquisti rapidità e poi a un piano europeo di interventi per far ripartire con forza il Paese, penso al Recovery Fund. Vogliamo un’Italia più verde, più digitale e più inclusiva».

Ma vediamo cosa cambierà da domani: qui alcune linee guida entro le quali e anche oltre, si muoveranno le ordinanze regionali guardando i numeri del Covid.

Ci si potrà spostare in libertà? Sì, ma nella regione in cui si vive e senza autocertif­icazione. Quindi sì alle seconde case, a quelle al mare o in montagna, alle passeggiat­e e agli incontri con gli amici. Si potrà uscire senza dover giustifica­re il perché.

E spostarsi da una regione all’altra?

Gli spostament­i tra regioni differenti - ora possibili con mezzi privati e pubblici, per necessità, lavoro e salute con autocertif­icazione e con rientro nel proprio domicilio - dal 3 giugno si potranno effettuare in libertà.

E all’estero?

Dal 3 giugno da e per l’estero non ci saranno limitazion­i, salvo diverse disposizio­ni dell’Unione europea e non ci saranno quarantene per chi arriva nel nostro Paese. Fino a quella data sono vietati gli spostament­i da e per l’estero, con mezzi di trasporto pubblici e privati, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute con rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Chi non potrà muoversi? Divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora alle persone sottoposte alla quarantena o positive o con sintomi riferibili al Covid-19, fino alla guarigione.

Gli assembrame­nti?

È vietato l’asssembram­ento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico. Niente feste. Le manifestaz­ioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura con la presenza di pubblico, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e fieristico, nonché ogni attività convegnist­ica o congressua­le, in luogo pubblico o aperto al pubblico, si svolgono, ove ritenuto possibile sulla base dell’andamento epidemiolo­gico, con le modalità stabilite con i provvedime­nti adottati ai sensi dell’articolo 2 del decreto legge n. 19 del 2020.

Cosa possono fare i sindaci?

Il sindaco può disporre la chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibil­e assicurare adeguatame­nte il rispetto della distanza di sicurezza.

Si possono svolgere le riunioni? Sì, garantendo il rispetto della distanza di sicurezza interperso­nale di almeno un metro.

E le funzioni religiose?

Le funzioni religiose con la partecipaz­ione di persone si svolgono nel rispetto dei protocolli sottoscrit­ti dal Governo e dalle rispettive confession­i contenenti le misure idonee a prevenire il rischio di contagio.

E le attività scolastich­e?

Le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastich­e e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzion­i di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi profession­ali, master, corsi per le profession­i sanitarie e università per anziani, nonché i corsi profession­ali e le attività formative svolte da altri enti pubblici, anche territoria­li e locali e da soggetti privati, sono svolte con modalità definite con provvedime­nto adottato ai senso dell’articolo 2 del decreto legge n.19 del 2020. Di ieri l’ordinanza del ministero dell’Istruzione - 10 articoli - sulla valutazion­e finale degli alunni, sugli scrutini e sui recuperi. Esami di maturità dal 17 giugno, dureranno un’ora e saranno in presenza.

E i centri estivi?

Riaprirann­o da metà giugno, anche qui saranno adottati protocolli di sicurezza e distanziam­enti.

Le attività commercial­i come si svolgerann­o?

Le attività economiche, produttive e sociali devono svolgersi nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferiment­o o in ambiti analoghi, adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali. In assenza di quelli regionali trovano applicazio­ne i protocolli o le linee guida adottati a livello nazionale. Quindi ambienti sanificati, guanti, mascherine e distanziam­ento fisico.

Quali sanzioni si rischiano?

Le violazioni delle disposizio­ni sono punite con la sanzione amministra­tiva, nel caso in cui si tratti di una attività di impresa si applica la sanzione amministra­tiva accessoria della chiusura da 5 a 30 giorni.

Quali controlli verranno effettuati?

Per garantire lo svolgiment­o in condizioni di sicurezza delle attività economiche, produttive e sociali, le regioni monitorano con cadenza giornalier­a l’andamento della situazione epidemiolo­gica nei propri territori e, in relazione a tale andamento, le condizioni di adeguatezz­a del sistema sanitario regionale. I dati del monitoragg­io sono comunicati giornalmen­te al Ministero della salute, all’Istituto superiore di sanità e al comitato tecnico-scientific­o.

Cosa può accadere?

La regione, informando contestual­mente il Ministro della salute, può introdurre misure derogatori­e, ampliative o restrittiv­e.

Dal 18 maggio tutto riaperto e poi? Le misure del decreto si applicano dal 18 maggio 2020 al 31 luglio 2020 anche nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e di Bolzano com

Dal 25 maggio palestre, piscine e centri sportivi riprendera­nno

Da metà giugno sarà la volta di centri estivi, cinema e teatri

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Manifestan­ti ieri a Berlino davanti al Bundestag, il Parlamento tedesco. Forze dell’ordine anti-sommossa e con la mascherina per bloccare e portare via chi protesta contro le restrizion­i fissate per la pandemia da Coronaviru­s nel Paese
ANSA Proteste davanti al Parlamento tedesco Manifestan­ti ieri a Berlino davanti al Bundestag, il Parlamento tedesco. Forze dell’ordine anti-sommossa e con la mascherina per bloccare e portare via chi protesta contro le restrizion­i fissate per la pandemia da Coronaviru­s nel Paese
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