Corriere dello Sport

LA GERMANIA DÀ DI GOMITO

La Bundesliga sfida la paura davanti a oltre un miliardo di telespetta­tori. Streich, tecnico del Friburgo: «Una grande gioia»

- di Enzo Piergianni

La Bundesliga riparte con uno spettacola­re 4-0 del Borussia Dortmund nel derby con lo Schalke 04: il primo gol è di Haaland Niente pubblico sugli spalti, mascherine in panchina, si festeggia con un gesto destinato a fare storia

Christian Seifert ha vinto soltanto la prima battaglia, ma di questo passo il coraggioso presidente della Lega calcio tedesca può ragionevol­mente sperare di vincere la sua guerra contro il Covid-19 per la conclusion­e naturale della Bundesliga. Il suo modello “avanti tutta a porte chiuse, ma in diretta tv” ieri ha superato l’esame, praticamen­te in mondovisio­ne. Ancora mancano riscontri ufficiali, ma le partite di ieri in Germania avrebbero catturato un’audience planetaria superiore al miliardo di telespetta­tori.

Davanti al telescherm­o, i tifosi hanno ritrovato i beniamini più amati, a cominciare dal diciannove­nne Erling Haaland. Il fantastico spilungone norvegese, cannoniere a raffica del Borussia Dortmund, è stato il primo a fare gol dopo i 66 interminab­ili giorni di ansia che hanno scandito l’attesa della prosecuzio­ne del torneo. Eppure, su Hash#Bundesliga, un user si è lamentato: «Due miliardi di persone hanno dovuto attendere ben 29 minuti per rivederlo in gol». La rombante quaterna borussiana nel derby con lo Schalke non è solo una minaccia al primato del Bayern. Nell’immaginari­o collettivo è il premio a chi non vuole arrendersi, nello sport come nella vita angosciosa di questi mesi. L’ex calciatore Didi Hamann, icona tedesca di Sky, di solito scettico, ieri sera ha chiuso il programma con parole di fiducia: «Il ritorno del calcio è un passo importante verso il recupero della normalità nel Paese, ora speriamo che si vada avanti così fino all’ultima giornata del campionato».

A Dortmund, il portiere borussiano Bürki era contento nonostante le gradinate deserte: «L’importante era riassapora­re il piacere del campo, della partita. I nostri tifosi avranno esultato davanti alla tv». Christian Streich, allenatore del Friburgo incolume a Lipsia (1-1): «Per me e i ragazzi è stata stata una grande gioia rimettere piede allo stadio, questo è il nostro amato lavoro e vogliamo onorarlo come merita». Questi sentimenti sono largamente condivisi sui social. I post su #Bundesliga­ist back sono arrivati da tutto il mondo in inglese, turco, italiano, spagnolo, portoghese, polacco. Saraya ha scritto: «Torna il pallone, grazie Bundesliga». Rakshita è innamorata: «Amo la Bundesliga». Dani Macarmo è felice: «Comença o futebol novamente!!».

Chi temeva incidenti davanti ai cancelli sbarrati degli stadi, ha tirato un respiro di sollievo. Ieri, in Germania, si è manifestat­o un po’ dappertutt­o contro le restrizion­i anti-pandemia. A Berlino la polizia ha usato il manganello. A Stoccarda hanno protestato in cinquemila. A Monaco di Baviera è stata autorizzat­a una dimostrazi­one per un massimo di mille persone. Oltre questa soglia, i contestato­ri sono stati respinti. Gli ultras del calcio invece hanno disertato la piazza. I minacciosi proclami della vigilia non si sono avverati. «Molti sono usciti di casa con sciarpe e fischietti, ma hanno preferito andare a guardare la partita in birreria», raccontano gli addetti ai lavori. Continua la guerra dei sondaggi: l’ultimo è stato divulgato dall’istituto FanQ e ha registrato una vasta maggioranz­a di consensi per la ripresa della Bundesliga (il 54,1% si sono dichiarati “felicissim­i”, il 16 “molto felici”). Il sondaggio è stato realizzato attraverso l’app dell’istituto collegata con 45.000 telefoni cellulari. Il “Politbarom­eter” della tv Zdf invece aveva registrato il risultato opposto con il 62% di contrari alla prosecuzio­ne del campionato.

Il Wolfsburg è passato ad Augsburg (2-1) dove i padroni di casa hanno dovuto rinunciare all’allenatore Herrlich, “evaso” dalla quarantena collegiale. A Berlino, lo stemma dell’Hertha ha sventolato dai finestrini delle auto. La sonante vittoria in casa Hoffenheim (3-0), dove i berlinesi perdevano da sei anni, bagna l’esordio in panchina di Bruno Labbadia. Il tecnico con radici nel Lazio ha rivoluzion­ato l’assetto cambiando sette giocatori: «Premiati i sacrifici nella preparazio­ne antivirus difficile da assimilare. Sono ragazzi in gamba. Cunha ha grandi qualità». Il brasiliano (ex Lipsia)

L’Hertha ha speso 40.000 euro per blindare la trasferta con aerei e pullman

era stato sgridato davanti ai compagni per scarso impegno in allenament­o e può formare una coppia-gol con l’ex milanista Piatek. Il bosniaco Ibisevic, autore del 2-0, si è distinto per la lunghezza dei suoi sputi, ma non è stato ammonito. Il protocollo igienico-sanitario è stato pienamente applicato dai berlinesi per la trasferta a Hoffenheim. Con una spesa di 40.000 euro sono stati noleggiati due aerei per assicurare a bordo le distanze antivirus ai 38 viaggiator­i. Per lo stesso motivo, il trasferime­nto dall’aeroporto allo stadio è stato effettuato con due pulmann.

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ANSA I giocatori del Borussia Dortmund festeggian­o il primo gol contro lo Schalke

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