Corriere dello Sport

Sinisa ci riprova Icardi resta al Psg

Sinisa: «Mi ha chiamato, valuterà con calma, di sicuro non rimane a Milano. E io fra un anno voglio l’Europa»

- Di Dario Cervellati

Zlatan sempre più lontano dal Milan I francesi vogliono tenere Maurito ma chiedono lo sconto all’Inter

«Mi ha chiamato qualche giorno fa: vedremo cosa decide in estate». Sinisa Mihajlovic riaccende una speranza: Zlatan Ibrahimovi­c potrebbe finalmente vestirsi di rossoblù. A gennaio l’asso svedese scelse la sponda rossonera di Milano, ma in estate potrebbe decidere di prendere l’autostrada direzione mare e fermarsi a Bologna, per una stagione. «Certamente - ha raccontato ancora l’allenatore del Bologna alla trasmissio­ne Tv serba “Veče sa Ivanom Ivanovićem”- non rimarrà a giocare a Milano, ma la domanda è se verrà da noi o se tornerà in Svezia». Una risposta a questo interrogat­ivo ancora non c’è. Ci vuole tempo. Zlatan deve ragionare e pensarci bene. Ma Mihajlovic può tornare a sognare il grande acquisto di mercato per il suo Bologna, che «l’anno prossimo vorrà lottare per andare in Europa». E butta lì un altro amo al grande attaccante.

OPPURTUNIT­A’. I due si sono sentiti per telefono. Lo ha confermato lo stesso allenatore, che non appena, nelle scorse ore, ha visto comparire “Ibra” sullo schermo del suo cellulare ha risposto immediatam­ente. Discorsi tra due grandi amici. Ma tra una chiacchier­a e l’altra Mihajlovic ha sicurament­e rilanciato a Zlatan la proposta di giocare per lui nel suo Bologna. Facendo sperare di nuovo tutta una città. Anche quest’inverno Mihajlovic ci aveva provato. «Se succederà - spiegava in quei giorni Walter Sabatini - sarà per il grande affetto che li lega». Cosa peraltro confermata pubblicame­nte dallo stesso Ibrahimovi­c. Due caratteri molto forti, stretti da un legame altrettant­o forte: l’attaccante svedese barcollò. L’idea di dare una mano alla squadra di un suo amico lo allettava, ma alla fine optò per il ritorno al Milan. Mihajlovic fu tra i primi a saperlo. Ibra gli telefonò subito per avvertirlo. «Penso che qui si sarebbe divertito di più» lo pizzicò Mihajlovic, dopo averlo però ringraziat­o per averlo immediatam­ente informato della sua decisione «resta un caro amico», disse.

CAMPIONI. Ora però le parole di Mihajlovic creano un’altra sliding door. Una porta girevole dalla quale Ibrahimovi­c potrebbe uscire con la maglietta rossoblù. A Bologna sognano il grande colpo: un’estate toccò a Signori, accendere la fantasia dei tifosi, e prima ancora al Pallone d’Oro Roberto Baggio. Al divin codino che proprio a Bologna rimase solo divino dopo un passaggio dal barbiere. E che proprio sotto le due torri stabilì il personale record stagionale di marcature in serie A. Bologna spera che Joey Saputo faccia come ha fatto a Montreal portando Drogba.

FUTURO. Mihajlovic è l’asso per convincerl­o, ma in ogni caso il tecnico serbo ha voglia di far crescere il suo Bologna. Da poco meno di due settimane si è riappropri­ato di Casteldebo­le. La mattina si allena in solitaria tra giri di campo per «una decina di chilometri» e addominali, e spesso torna al pomeriggio per guardare i suoi ragazzi lavorare individual­mente. «Si giocherà - ha detto pensando ad un’eventuale ripartenza del campionato - al ritmo di mercoledì-domenica e il nostro obiettivo è migliorare il decimo posto dello scorso anno. La mia ambizione è fare un passo avanti e l'anno prossimo lottare l’Europa». Il suo gruppo è pronto a seguirlo: «Nonostante non sia stato in panchina per 4 mesi, siamo solo a due punti dal Milan, settimo. Ai miei ragazzi ho detto: “se io posso combattere per la mia vita, voi potete combattere in campo. Quando mi sono presentato in hotel a Verona non credevano ai loro occhi: alcuni piangevano, altri ridevano». E anche la città è con lui: «Qui sono tutti fenomenali con me, mentre combattevo contro la leucemia, sono andati a San Luca insieme ai fan della Lazio per pregare per la mia salute. Sono stato proposto come cittadino onorario e diventerò il primo straniero e il primo atleta a ricevere questo onore. È bello per me a Bologna, ma chissà cosa succederà tra un anno o due». Il futuro a lungo termine è ancora tutto da scrivere.

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Zlatan Ibrahimovi­c, 38 anni, conta 4 gol e 2 assist nelle 10 partite che ha disputato in questa stagione con il Milan
Quattro gol e 2 assist Zlatan Ibrahimovi­c, 38 anni, conta 4 gol e 2 assist nelle 10 partite che ha disputato in questa stagione con il Milan
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Mauro Icardi 27 anni, nella sua prima stagione in Ligue 1 ha segnato venti reti in 31 gare disputate
ANSA 20 gol in Ligue 1 Mauro Icardi 27 anni, nella sua prima stagione in Ligue 1 ha segnato venti reti in 31 gare disputate

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