«Spal pronta al maxi ritiro E a salvarsi»
Pronta, anzi prontissima, a giocare in campo e fuori. La Spal vuole difenderla questa Serie A riconquistata tre stagioni fa dopo quasi cent'anni. La missione è complicata, ma Walter Mattioli si gioca tutte le carte partendo dalla realtà delle cose: «Abbiamo seguito sia le indicazioni del protocollo che quelle fornite dal nostro staff medico - ha detto a Rai Radio Uno - ma sappiamo che le responsabilità sono troppe ed è anche troppo pericoloso. Perciò si è deciso di aspettare e rispettare quanto stabilito dal protocollo. In questi giorni abbiamo fatto le visite mediche ai giocatori e siamo in attesa delle nuove linee guida per poter iniziare a lavorare tutti insieme. Finché non arriva quello, però, i ragazzi continueranno ad allenarsi individualmente come in questi giorni. Nutro ancora qualche dubbio sulla possibilità che il 13 giugno saranno tutti pronti a riprendere il campionato».
HOTEL ESCLUSIVO. Il club si è organizzato: «Abbiamo un hotel in centro a Ferrara che ci ospita durante il campionato. Adesso è libero ed è predisposto solo per noi. Ci trasferiremo lì con un gruppo di una sessantina di persone, che sono già state sottoposte a visite mediche, avendo a disposizione una stanza dove ciascun calciatore potrà mangiare e dormire. Inoltre, abbiamo un centro sportivo molto bello che ci permette di lavorare in piena sicurezza. Stiamo facendo tutto insieme ai nostri medici».
SOLO IN CAMPO. Un paletto la Spal vuole metterlo, cioè la disponibilità a fare l'impossibile per giocare ma non accetterà un'eventuale retrocessione dalla classifica cristallizzata: «Siamo pronti a battagliare - puntualizza Mattioli - in quel caso ricorreremo. Ci sono tanti punti in ballo, come mentalità e gruppo siamo abituati a disputare un finale importante, s'è visto nelle due stagioni precedenti. Pensiamo di potercela fare, più di altre società. In generale, tornare a giocare include un aspetto economico: ci sono realtà che se non si finisce avranno grandi problemi finanziari e i risvolti potrebbero essere catastrofici».