Moses: Conte mi ha trasformato
- Non c'è due senza tre, così il biennio al Chelsea sotto la guida di Conte non è bastato a Victor Moses. Che ha scelto la serie A dopo dodici anni di Inghilterra, la sua seconda patria. Il legame speciale che ha con il tecnico salentino è lo stesso di Lukaku, per fare un parallelo. Non è per niente un caso, se l'Inter ha pescato molto dalla Premier League per i suoi nuovi rinforzi. Basta sentire come parla Moses del proprio allenatore.
«Conte è il numero uno al mondo, una persona eccezionale», ha detto al quotidiano nigeriano The Nation. «Sono felice di essere all'Inter con lui, che è l'allenatore più importante della mia carriera. Mi ha spiegato il progetto, avremo un grande futuro insieme».
RISCATTO IN BILICO. Il prestito con diritto di riscatto che ha spezzato in due la stagione di Moses - in Turchia non è andata, il nigeriano ha interrotto l'esperienza al Fenerbahce - non lascia certezze. Ballano dodici milioni di euro che l'Inter dovrebbe girare al Chelsea qualora volesse trattenere il giocatore. L'altra soluzione sarebbe un altro anno in “comodato d'uso”, bisogna però convincere i londinesi. Tra Moses e Biraghi, i due esterni in prestito, ne resterà soltanto uno. L'Inter a destra ha il mirino fisso su Cancelo, da quella parte c'è anche Candreva più eventualmente D'Ambrosio. «Mi ha trasformato Conte in terzino: del resto, al Chelsea con lui è cambiato tutto», ha raccontato ancora Moses, che con i Blues ha vinto l'Europa League da protagonista - nel 2013, segnando quattro gol - aggiungendoci di recente Premier League e FA Cup. «Conte è riuscito a donarmi uno spirito combattivo e la sicurezza per esprimermi a grandi livelli. Quindi sono molto felice di avere un'altra opportunità con lui all'Inter. Darò tutto me stesso, in una squadra di qualità. E non vedo l'ora di tornare in campo, ho delle sensazioni positive».
INSERIMENTO. La presenza di Antonio Conte ha anche facilitato a Moses - che proprio con un altro allenatore italiano, Sarri, non è entrato in sintonia... – l'inserimento in corso d'opera nell'Inter. Una presenza da titolare a Udine, più gli spezzoni nel derby - suo l'assist per Lukaku - e all'Olimpico contro la Lazio.
L'occasione, Moses, l'ha avuta anche nella partita persa col Napoli in Coppa Italia. «Il calcio italiano non è semplice, mi sembra molto tattico. Quella volta contro il Napoli eravamo a corto di energie fisiche perchè tre giorni prima c'era stata la vittoria in rimonta con il Milan, ma non dev'essere una scusa. Proveremo a ribaltare il risultato al ritorno».
«Il nostro tecnico è eccezionale ci dà tanta sicurezza e spirito combattivo»