Palermo, ecco l’ora dei programmi Cda online per l’assalto alla Serie B
C blindata: ora Mirri, Di Piazza e Sagramola fissano lo step. Dalla panchina alla rosa, fino agli impianti
Èil momento della svolta in seno al Palermo. Probabilmente anche della chiarezza. Quella chiarezza che ancora non c’è sul fronte sportivo dove si naviga a vista sulle ipotesi della Serie C (quasi certa), di una C semiprofessionistica (poco più che fantasiosa) e addirittura della Serie B (in caso di clamorosa riforma dei campionati).
Da un punto di vista societario, scocca l’ora di un aperto confronto fra Mirri, Di Piazza e Sagramola sul futuro rosanero. Sul tavolo (virtuale, visto che si procede in videoconferenza) dell’imminente Cda, da convocare entro maggio, ci saranno tanti argomenti da trattare: conclusione del campionato e prospettive; problematiche di un bilancio in perdita; allenatore; squadra da rifare per la C; previsioni su impianti da costruire o gestire.
ASSETTI SOCIETARI. Il Palermo chiude la stagione con un passivo di oltre un milione ma non è previsto l’ingresso di altri investitori. E la cosa che più di ogni altra “solletica” i tifosi, l’identità di vedute sul piano triennale, con capitale di 15 milioni, per raggiungere la B, consolidarla o puntare addirittura più in alto. L’alleanza tra le due anime societarie (quella palermitana e quella newyorkese), avrà l’opportunità di una verifica, soprattutto adesso che c’è da pianificare un futuro pieno di incognite, dopo l’esplosione del Coronavirus.
BILANCIO. Il prossimo CdA, oltretutto, dovrà approvare il “progetto di bilancio" da trasmettere poi all'assemblea. Nessun problema previsto, anche se la perdita supererà abbondantemente il milione. E ci sarà da parlare dei tre mancati incassi di campionato, di eventuali richieste di “sconto” da parte degli sponsor e di Eleven Sports che aveva comprato i diritti delle partite. La società poggia su basi sicure e a suo merito sta il fatto che gli stipendi ai giocatori sono stati regolarmente pagati, fino a maggio compreso.
TIFOSI. Il bilancio, che dovrà essere approvato dall'assemblea entro fine giugno, sarà anche il primo atto “partecipativo” ufficiale dei tifosi di “Amici rosanero”, la cordata che ha raccolto circa 63.000 euro attraverso l’azionariato popolare e che per statuto ha una rappresentatività in assemblea del 10%. I tifosi (era una delle “operazioni trasparenza” previste dal bando) avranno così modo di “controllare” il bilancio. Sarà il professore universitario Carlo Amenta, front man dell’azionariato popolare, a studiare i documenti contabili e a informare i tifosi. Considerato il “curriculum professionale” di Amenta sarà un controllo attivo e non solo una formalità. Difficilmente ci saranno sorprese.
LA SQUADRA. I tifosi premono per conoscere il nome dell’allenatore: se verrà riconfermato Pergolizzi o se si punterà su un altro tecnico. Discorso appassionante (già circolano nomi di possibili alternative). L’obiettivo principale è mantenere le promesse di un altro campionato a vincere, pur tra le difficoltà create dalla pandemia. La società sa che la prossima stagione, imporrà un supplemento di prudenza e sta alla finestra, in attesa delle decisioni dei vertici federali.
ALL’ATTACCO. Il tempo per scegliere non manca. In linea di massima, per Sagramola e Castagnini il primo intervento va fatto nel reparto avanzato che presenta attaccanti troppo anziani o troppo giovani (e in prestito): addirittura dieci! Ma quanti da tenere? I limiti anagrafici non si possono ignorare. E senza gol, si rischierebbe troppo. Discorso diverso per Santana che, malgrado i 38 anni, ha superato il grave incidente e scoppia di salute. Il suo rapporto col Palermo continuerà.
IMPIANTI SPORTIVI. Tre le possibili scelte, Carini, Monreale e Torretta (che sembra la più gettonata). Non è una questione di priorità, si tratta dell’operazione più semplice a livello di investimenti e di procedure, trattandosi di intese tra privati. Per lo stadio resta la volontà di avere l’impianto in gestione, al fine di trasformarlo in un’arena più accogliente per i tifosi e per la città. I discorsi, anche in questo caso, sono fermi viste le note emergenze. Il progetto resta in agenda ma bisogna superare la burocrazia di Regione e Comune.