Mini-Europa: solo 5 sedi
I calendari di Formula 1 sono ormai fatti con la plastilina: cambiano forma ogni giorno ed è abbastanza normale, visto che il Covid comincia appena adesso a stabilizzare la sua morsa, e in non tutti i Paesi, mentre nel contempo bisogna combinare la ripartenza dell’economia con la non-ripartenza del virus.
Solo quattro giorni fa Autosport aveva diffuso un calendario molto preciso, con il dettaglio delle gare di sottoclou, leggi Formula 2 e Formula 3. E’ però subentrata una difficoltà della Spagna, dove la pandemia è particolarmente virulenta - appunto - in grandi città come Barcellona e Madrid. Per questa ragione è stato inviato ai team un nuovo calendario che al momento riguarda il blocco europeo, il primo del Mondiale dopo il quale si passerà - si dovrebbe passare - in Asia, nelle Americhe e infine in Medio Oriente con conclusione il 13 dicembre ad Abu Dhabi. Ma questo oggi è futuro anteriore.
L’Europa dovrebbe avere solo sette gare in cinque sedi: un record negativo per la Formula 1 moderna, in entrambi i conteggi. Inamovibile al momento la doppia gara al Red Bull Ring in Austria (5 e 12 luglio), sede lontana dai grandi centri, che sembra ideale per avviare i nuovi protocolli a porte chiuse e organici delle squadre ridotti. C’è poi il semaforo verde della Gran Bretagna, che ospiterebbe il GP a Silverstone il 26 luglio e poi ancora la domenica successiva, il 2 agosto.
Quindi niente Spagna ma sarebbe: 16 agosto Ungheria, 30 agosto Belgio e 6 settembre Italia. Niente Nürburgring, che si è candidato per due gare però resta riserva per un eventuale forfait di Silverstone. Tutti a porte chiuse fino a Spa, mentre per Monza le regole non sono state ancora definite. Giovedì riunione dello Sport Working Group per calendario e modalità operative.
Difficoltà per la Spagna, doppio semaforo verde da Silverstone