Corriere dello Sport

Zacon e l’Italia vanno giù

- Di Mario Viggiani

Zacon Gio solo quarto, Vitruvio “errepì” sull’ultima curva: non è andata certo bene per gli italiani nella Copenhagen Cup (gruppo 1, 500.000 dk, m. 2011), a Charlotten­lund. A sorpresa, quota di quasi 26 contro 1 al tot locale, la vittoria è andata all’olandese Heart of Steel, che davvero con cuore di acciaio s’è sciroppato il giro finale aria in faccia prima di salvarsi in zona traguardo in 1.12.3 dalle fiondate di Milligan’s School e Mister F Daag. Zacon Gio ha tenuto di un niente giusto il quarto posto da Makethemar­k, dopo essere sfilato al comando davanti alle tribune, ma più di insofferen­za che di prepotenza.

Alla lunga il parziale s’è fatto sentire e in retta d’arrivo Zacon Gio è stato presto preda degli inseguitor­i (aveva accusato anche qualche linea di febbre dopo il viaggio dall’Italia). Vitruvio s’era lanciato con decisione in terza ruota prima dell’ultima curva, ma all’imbocco di questa ha subìto l’allargamen­to di Mister F Daag (multato Robin Bakker) e la rottura è stata quasi inevitabil­e.

NON SOLO CUP. Per fortuna è stato positivo il bilancio tricolore nelle altre corse, con i tre successi di Banderas Bi nella 3-ars Eliten (in accoppiata con Babirussa Jet), Al Capone Stecca nella 4-ars Eliten e infine Axis di Girifalco. Quindi doppietta di Roberto Vecchione in sulky e Holger Ehlert al training, e un successo da guidatore e allenatore per Alessandro Gocciadoro.

Da segnalare come siano stati sottoposti a controllo tutti e dodici i cavalli di proprietà italiana scesi in pista nel pomeriggio. Undici di loro a prescinder­e sabato, prima delle rispettive corse, Banderas Bi, Al Capone Stecca, Axis di Girifalco e Zacon Gio a corsa disputata, i primi due in quanto vincitori della medesima e Zacon come piazzato nel gruppo 1... In questo modo Al Capone, Axis e Zacon sono stati controllat­i ben due volte.

ITALIA. Altro che decreto Mipaaf “libera ippica” del ministro Bellanova: ieri solo un post Facebook del sottosegre­tario con delega, L’Abbate, a spiegare come il “pallino” sia nelle mani del CTS («Attendiamo che si esprima sul protocollo sanitario»), e pure un suo messaggio a qualche operatore del settore, in cui chiede sostegno («Fate pressione con me») proprio agli ippici. I quali hanno già chiesto l’autorizzaz­ione per manifestar­e giovedì a Roma, Napoli, Milano e Sassari: il timore è che le corse restino ferme fino al 15 giugno, come da nuovo DPCM del premier Conte.

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