Corriere dello Sport

Parma unica squadra in ritiro «Ma c’è troppa confusione»

Il ds Faggiano: «Eravamo pronti e abbiamo seguito il protocollo Poi c’è stato il passo indietro...»

- Di Paolo Grossi

Edunque il Parma ha tirato dritto. All’ultimo momento il protocollo dei ritiri non è stato approvato? Troppo tardi, a Collecchio tutto era pronto e allora via, tutti assieme a riprendere gli allenament­i, con le dovute cautele.

RITIRO. Il direttore sportivo Daniele Faggiano ieri ha spiegato la filosofia del club in questo frangente: «Eravamo pronti e abbiamo preferito fare questo iter, poi vedremo se usciranno nuovi comunicati, nuove idee. Ci prepariamo per un protocollo, poi non è stato ratificato, c’è confusione. Noi ci siamo adeguati e abbiamo fatto il massimo per rispettarl­o. Si è iniziato come deciso, nel rispetto di chi ha lavorato dietro le quinte. Noi non abbiamo guardato gli altri, abbiamo pensato a noi. Non volevamo dimostrare nulla noi del Parma, abbiamo rispettato l'iter, non pensavamo che quel protocollo non andasse bene a nessuno». Sulla reazione dei giocatori alla decisione sul ritiro mentre gli altri colleghi tornano a casa, il diesse ammette che: «Non posso dire che fossero contenti, ma sono dei profession­isti i giocatori del Parma. Non so se gli altri abbiano fatto storie o non c’era possibilit­à struttural­e per altre società».

PARMA-SPAL. Poi Faggiano si toglie un sassolino vecchio di due mesi: «Ci hanno fatto giocare Parma-Spal che era una partita finta. Non si può decidere di non giocare mezz’ora prima della partita. Così come eravamo pronti per ripartire oggi, poi tre giorni fa ci dicono altro. Allora in due mesi da Parma-Spal non è cambiato nulla. Non si può arrivare mezz’ora prima, dopo una preparazio­ne di due giorni, a decidere di non giocare. C'era qualcuno che non voleva che si giocasse la partita, non dico che avesse torto, ma ci sono stati quindici giorni e mi mandi un messaggio a mezzora della partita?».

INFORTUNI. Intanto sulle sedute a Collecchio spiega che «siamo attrezzati, grazie alle strutture per il settore giovanile possiamo fare anche un lungo ritiro. In ogni caso staremo sempre attenti. Non faremo subito delle partitelle. Faremo dei test, con il tecnico si era deciso di non fare un solo allenament­o prolungato ma dividerlo in due fasi, mattina e pomeriggio, senza sovraccari­care i calciatori con una seduta lunga». Il dirigente crociato affronta infine due temi, il rischio di infortuni e quello di un collasso economico dei club: «Che qualcuno possa infortunar­si ci sta adesso come quando inizi un ritiro estivo, è normale. E' una situazione che non ci aspettavam­o, non l’abbiamo cercata. Per quanto riguarda le finanze, a Parma abbiamo fatto un conto economico in caso di non ripartenza. Siamo stati tra i primi, la mia squadra ha rinunciato a un mese di stipendio, a prescinder­e da ripresa o meno».

SICUREZZA. Ogni elemento della rosa e dello staff ieri ha ricevuto, al suo arrivo a Collecchio, due kit: uno coni materiali protettivi e disinfetta­nti da utilizzare durante e dopo le sedute, e uno con l’abbigliame­nto che, anche dopo il lavaggio, resterà sempre lo stesso per ogni giocatore, senza possibilit­à di scambiare braghette o quant’altro. Nei locali del centro sono state tratteggia­te varie indicazion­i utili al distanziam­ento in ogni circostanz­a, dalle zone comuni alla sala da pranzo, dove i giocatori accedono solo a gruppi e su turni. Intanto Marco Ferrari, l’imprendito­re principale fautore della rinascita del club dopo il crac Ghirardi nonché presidente di Nuovo Inizio, la società che detiene la maggioranz­a delle azioni societarie, ieri ha diffuso un post di buon auspicio su Facebook: «Oggi in tanti proviamo a ripartire tra distanze, protocolli e protezioni. Sotto la mascherina, ci scappa un sorriso. Perché sappiamo che torneremo ancora ad abbracciar­ci e a gioire insieme…. Tutti insieme, torneremo». E, sotto, la foto del tripudio nella notte di La Spezia, quella della promozione in A avvenuta esattament­e due anni fa.

«Non posso dire che i giocatori siano contenti, ma sono dei profession­isti»

 ??  ?? Roberto D'Aversa, 44 anni, il tecnico in campo con la mascherina
Roberto D'Aversa, 44 anni, il tecnico in campo con la mascherina
 ??  ?? I giocatori del Parma sono stati tra i primi a riprendere gli allenament­i
I giocatori del Parma sono stati tra i primi a riprendere gli allenament­i
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