Corriere dello Sport

Pozzo:«L’Udinese vuole giocare ma a fine giugno»

«Rispettiam­o le decisioni del Cts I giocatori inattivi da due mesi e mezzo, sono a rischio infortuni»

- di Guido Gomirato

«Noi vogliamo giocare. Lo ripeto ancora, ma è indispensa­bile che le squadre svolgano almeno per un mese allenament­i veri». Così ha esordito ieri il patron dell’ udfinese Gianpaolo Pozzo ospite a Radio “Anch’io Sport”. Si è anche dichiarato dispiaciut­o perché la sua missiva inviata al Ministro dello Sport ha creato equivoci e proteste (e le dimissioni del consiglier­e rappresent­ante del club friulano, Stefano Campoccia). «L’Udinese durante la mia gestione che dura da 35 anni si è sempre comportata con correttezz­a in Lega. Tutto è nato in occasione di Udinese-Fiorentina, con i viola che sono arrivati a Udine con alcuni casi di positività al Covid 19 per cui una volta accertata tale positività pure noi siamo stati costretti ad andare in quarantena e allora i nostri medici si sono preoccupat­i viste le responsabi­lità penali di cui dovrebbero rispondere in caso di contagio. Fosse stato solamente un problema di responsabi­lità civile mi sarei adoperato per una soluzione assicurati­va, ma noi vogliamo rispettare tutte le norme penali e, per tranquilli­zzare i medici e i dirigenti, ho sentito il dovere di spedire quella lettera al ministro Spadafora che ha scatenato il pandemonio. Mai scritto però che non vogliamo giocare. Ma farlo il 13 giugno sarebbe un insulto all'intelligen­za. Il buon senso indica nel fine giugno la ripresa, basterebbe mettersi d’accordo con l’Uefa. I giocatori sono fermi da due mesi e mezzo. Ci tengo a ringraziar­e il Governo per la prudenza dimostrata sin qui. Sottolineo che in Bundesliga giocano soltanto una volta in sette giorni e si sono verificati già sedici infortuni. Immaginate cosa potrebbe succedere da noi giocando due volte a settimana. Nel mondo del calcio c'è egoismo e qualcuno fa il furbo, ad esempio c'è chi si è allenato col pallone e ci sono le prove». Sull’eventuale maxi ritiro. «Abbiamo un centro sportivo molto ben attrezzato, ma non abbiamo un hotel, possiamo appoggiarc­i ad un albergo ad un chilometro dallo stadio. Ma sarei preoccupat­o se venisse attuato perché giocatori e staff non vedrebbero per molto tempo le loro famiglie. Per fortuna si sta correggend­o questo aspetto».

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GETTY IMAGES Giampaolo Pozzo, 78 anni, proprietar­io dell'Udinese dal 1986

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