Celtic, 9ª di fila dopo lo stop, ma che polemica
Il Celtic si laurea campione di Scozia per la cinquantunesima volta anche se non senza polemiche. I "Bhoys" avevano 13 punti di vantaggio sui rivali di sempre, i Glasgow Rangers, quando è stato interrotto il campionato a otto turni dalla fine (ma i Rangers avevano una gara da recuperare). Quasi subito, già l'otto aprile, si è deciso di fermare il campionato, con i club della lega scozzese che hanno deciso di assegnare titoli, promozioni e retrocessioni in base alla media-punti di ciascuna squadra.
La votazione però è stata “osteggiata” soprattutto da un club, il Dundee, che prima ha votato contro lo stop, poi si è astenuto e poi ha votato a favore, ma in ritardo rispetto al termine prefissato. La Lega ha così dovuto aprire un'inchiesta per capire se vi erano state pressioni politiche. La questione rischiava di finire in tribunale, con i Rangers che parteggiavano quantomeno per la non assegnazione del titolo ai grandi rivali (per il Celtic si tratta del nono scudetto consecutivo). Ma venerdì la proposta di coinvolgere la giustizia ordinaria è stata respinta dai 42 club della SPFL, con 13 voti a favore, due astenuti e 27 contrari. A quel punto inevitabile l'annuncio di ieri che vede il Celtic campione e gli Hearts of Midlothian retrocessi. «Adesso possiamo finalmente voltare pagina e concentrarci sul futuro e il difficile compito di riportare il calcio scozzese alla normalità» ha dichiarato Neil Doncaster, amministratore delegato della SPFL.