Corea del Sud: bambole gonfiabili al posto dei tifosi
«Ma quelle sono delle bambole gonfiabili?». A vedere le immagini, la domanda se la sono posta po' tutti. Le tifose artificiali piazzate sugli spalti della partita di campionato sudcoreano tra l'FC Seoul e il Gwangju, effettivamente, apparivano troppo "formose" rispetto ai vari manichini/cartonati che sono stati impiegati un po' in tutto il mondo (dove i tornei sono ricominciati) per rendere meno desolata l'atmosfera degli stadi. Le mascherine ben piazzate di fronte alla bocca e gli abiti con le quali sono state coperte, però, lasciano quantomeno il beneficio del dubbio alle parole del presidente del club della capitale: «Chiedo scusa a tutti i tifosi, sono profondamente dispiaciuto. Voglio chiarire che questi manichini sono stati creati per apparire come dei veri umani, ma non sono per uso sessuale. Ce lo ha confermato la ditta che li ha prodotti e anche noi abbiamo controllato per ben tre volte per essere sicuri che fosse così».
SPONSOR. Ecco, già il fatto che sia stato necessario un triplo controllo (e sarebbe curioso conoscerne la modalità), lascia capire quanto il possibile equivoco potesse essere dietro l'angolo. Se poi ci si aggiunge - come fanno notare maliziosamente i siti locali che alcune di queste "tifose artificiali" sponsorizzassero (con le maglie indossate o con dei cartoncini tra le mani) dei siti con contenuti per adulti, la teoria del presidente perde un po' di credibilità. In ogni caso la società si darà da fare per evitare altri casi di questo tipo: «La nostra intenzione era quella di fare qualcosa di spensierato in questi tempi difficili. La prossima volta ci penseremo su due volte, in modo che non accada più una cosa del genere». Magari faranno anche un quarto controllo.