«Troppa burocrazia, fateci giocare»
«Lasciateci giocare». E’ il grido di Rocco Commisso, che manca da Firenze ormai da tre mesi, ma tra videochiamate, telefonate, chat, email è come se non si fosse mai mosso dall’Italia. E così, gli viene naturale anche dal New Jersey chiedere a gran voce di far ripartire il calcio.
REGOLE GIUSTE. «Ci sono troppi poteri - ha dichiarato il presidente della Fiorentina a Sportmediaset - e c’è troppa burocrazia: in America, ad esempio, non c’è un Ministro dello Sport. Spero che si arrivi ad una soluzione che ci permetta di tornare a giocare: il calcio è una grandissima industria in Italia. Ho sempre sostenuto che la salute viene prima, ma mettiamoci d’accordo per cominciare al più presto con i regolamenti giusti. Non si può ripartire temendo che se uno viene trovato positivo deve andare in quarantena tutta la squadra per 14 giorni. Non è così in Germania, né in Inghilterra e né in Spagna». Intanto ributta di là dalla rete la domanda sul futuro di Federico Chiesa. «Io sono trasparente e aperto come nessuno in Italia, ma non ho parlato con qualche club: di calciatori se ne discuterà tra un mese e mezzo».
RICAVI PER COMPRARE. Anche di quelli che andranno a rinforzare il gruppo viola. «Una società come la Fiorentina con meno di 100 milioni di ricavi non può competere con club che hanno 400-500 milioni di fatturato. E’ difficile comprare giocatori importanti se i ricavi della Fiorentina non incrementano, per questo è fondamentale lo stadio di proprietà. Siccome ognuno di noi ha lo stesso problema, e cioè di non poter comprare come avrebbe fatto prima della pandemia, al mercato probabilmente oltre ai soldi entreranno in ballo anche le contropartite tecniche. Non è che non vogliamo fare, non possiamo fare. La nostra tifoseria lo deve capire. Ibrahimovic? Un campionissimo, ma non abbiamo già fatto scelte di nuovi giocatori per il futuro». Infine, su ciò che gli sta più a cuore. «Siamo in ritardo di un paio di mesi, ma l’obiettivo è realizzare il centro sportivo prima della fine del 2021. Per lo stadio il discorso è diverso: qualcuno in politica, specialmente a Firenze e in Toscana dove credo vogliano bene alla Fiorentina, ci lasci fare lo stadio nei tempi giusti. E’ un investimento che resterà per sempre a Firenze e alla Fiorentina. Alla mia famiglia viola dico che mi mancate moltissimo e spero di riabbracciarvi tutti al più presto».
RIBERY. Infine, aggiornamento giornaliero sul campione francese che continua ad allenarsi a casa in attesa del via libera dell’Ufficio igiene della Regione, che chiaramente non è ancora arrivato: la quarantena si concluderà comunque il 22.
«Non esiste che si fermi una squadra intera se viene trovato un infetto»