Corriere dello Sport

Umberto a casa di Dries ritrova il sorriso

- fa.ma.

– Umberto ha sofferto, e tanto, ma ieri per fortuna è riuscito a sorridere insieme con uno dei suoi idoli: Mertens. Sì, Dries, ancora e sempre lui: è venuto a conoscenza della vicenda di cui è stato protagonis­ta il giovanotto napoletano, un tredicenne che sabato è stato vittima di un’aggression­e da parte di un branco di coetanei, e lo ha ospitato a casa. A Posillipo. E poi gli ha regalato una maglia azzurra numero 14: alè. Anche Insigne ha voluto rincuorarl­o a distanza: «Ciao Umberto, ti aspetto a Castel Volturno quando si potrà», il suo messaggio accompagna­to dalla maglia del Napoli numero 24. Siete forti, ragazzi.

CHE GOL. E allora, l’ennesima storia di cuore e umanità scritta da Mertens: un fuoriclass­e come pochi, sotto questo aspetto. Un uomo sensibile che sa quanto la forza di un abbraccio, al tempo in cui gli abbracci sono vietati, possa aiutare a curare le ferite. Il video del branco che prende a calci e schiaffi Umberto, da solo contro una sporca decina, è stato addirittur­a caricato in rete dagli autori ed è ovviamente divenuto virale: due giorni di sgomento, a Napoli. Le forze dell’ordine indagano - in cinque sono stati identifica­ti -, ma nel frattempo gli azzurri hanno fatto gol: prima Mertens, che gli ha consegnato la maglia sull’ormai famoso terrazzo di Posillipo, l’angolo di paradiso della sua quarantena, e poi Insigne. «Ciao, Umberto, ti ho mandato una mia maglia autografat­a per farti vedere che ti sono vicino in questo momento. Mi raccomando, non avere paura, e appena passa il virus ti aspetto al campo per salutarci da vicino. Forza Napoli!», il videomessa­ggio del capitano.

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Umberto con la maglia n.14 ricevuta da Dries Mertens

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