Corriere dello Sport

Guarascio non spegne il Cosenza: «Saremo pronti per la salvezza»

«Indispensa­bile sarà tornare in campo. In caso contrario so già che il presidente Gravina sarà la garanzia di tutti»

- di Franco Segreto

Il patron dei silani confida nella ripresa per scongiurar­e crisi economica e contenzios­i

Un self made man Eugenio Guarascio presidente del Cosenza dal 2011. Il calcio gli ha dato tanto a partire dalla vittoria dei playoff nazionali di serie D, al pronti e via della sua gestione. A seguire il salto di categoria in Lega Pro (201314), poi la vittoria della Coppa Italia nell’aprile del 2015. Ma la soddisfazi­one più grande è stata la cavalcata vincente nei playoff per la B, del 2107-18 con la coppia Braglia-Trinchera. Quest’anno le cose non sono andate per il verso giusto e il Cosenza si è ritrovato al penultimo posto con 24 punti e due allenatori fuori dalla scena: Braglia e Pillon. Nei giorni scorsi l’assemblea di B all’unanimità ha dato parere favorevole per la ripartenza.

Come inquadra Guarascio l’attuale situazione?

«Siamo convinti che la B debba riprendere e ci siamo presi una decina di giorni in attesa del nuovo protocollo. Il campionato andrà concluso, ovvio in tutta sicurezza, se questo sarà possibile».

Secondo lei il Cosenza è pronto per affrontare il finale di campionato e a giocarsi la B. E quando riaprirann­o le porte del Marulla che andrà sanificato?

«Saremo pronti. Per lo stadio non si sono problemi perché si tratta di procedure abbastanza semplici. Tra l’altro in questo periodo di lockdown abbiamo garantito la regolare manutenzio­ne dell’impianto. Il nostro stadio è uno dei migliori del Sud. Sarà pronto il “Marulla”, così come sarà pronta la squadra». (Che continua ad allenarsi nei parchi cittadini ndc).

Tempo fa in una intervista ha parlato di annullare il campionato. Ha poi corretto il tiro dichiarand­osi disponibil­e a giocare. Ci spiega perché?

«Il Cosenza ha effettuato le due ultime trasferte a Venezia prima e Verona dopo, nel periodo in cui il contagio del virus era altissimo in Veneto. Tra l’altro siamo atterrati a Bergamo per poi ripartire da Treviso. Una situazione surreale. Con tutto ciò che stava accadendo allora, e trattandos­i di pandemia, ero per lo stop. Tant’è che un medico della squadra aveva rassegnato le dimissioni. Senza dimenticar­e che Bruccini e D’Orazio non sono partiti per motivi di famiglia e di salute. Ora sono per la ripresa perché abbiamo intravisto una luce in fondo al tunnel. Vogliamo giocare per ottenere sul campo la salvezza».

In caso di ripartenza pensa che la sua squadra abbia le carte in regola per la permanenza in B? «Penso di sì perché dovremo giocare 6 volte in casa e 4 in trasferta, in gran parte scontri diretti. Nella cavalcata playoff per la B, su 9 gare ne abbiamo vinte 7. Negli ultimi 5 anni le squadre posizionat­e al penultimo posto si sono sempre salvate. Può succedere di tutto».

SelaFigcdo­vessedecid­ereperuna cristalliz­zazione della classifica, il Cosenza sarebbe a forte rischio. L’ha messa in conto?

«Non lo penso affatto perché se non si giocherà, la colpa non sarà nostra. Il decreto del Governo che ha fatto da paracadute alla Figc parla pure di riforme. E se non le facciamo ora, quando allora? Non si possono risolvere i problemi con le retrocessi­oni a tavolino. Confido molto nel presidente Gravina che è persona qualificat­a e attenta a queste dinamiche. Non creerà disparità tra le squadre per le valutazion­i e le decisioni che eventualme­nte prenderà in Consiglio Federale».

Si rimprovera qualcosa per la stagione del Cosenza?

«No, perché ho dato tutti i mezzi necessari agli addetti ai lavori, ma a volte si innescano meccanismi imprevedib­ili. Una stagione storta ci può stare purchè si riesca a recuperare. Viceversa quando nessuno ci dava per favoriti, nel 2018 siamo approdati in serie B».

«Il campionato deve essere portato a conclusion­e, ovvio in tutta sicurezza»

«Con sei partite al Marulla e 4 fuori siamo in grado di conservare la B»

Ha affrontato con la squadra un eventuale taglio degli stipendi? «Ancora no. Lo faremo appena avremo le idee chiare su una eventuale ripartenza».

 ??  ?? Il presidente del Cosenza Eugenio Guarascio, 66 anni. DAl 2011 è l’azionista di maggioranz­a del club silano portato dalla D alla Serie B
Il presidente del Cosenza Eugenio Guarascio, 66 anni. DAl 2011 è l’azionista di maggioranz­a del club silano portato dalla D alla Serie B

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy