Forse le corse riprenderanno già venerdì
Vujadin Boskov diceva «Rigore è quando arbitro fischia». Le corse dei cavalli? Ripartiranno con la data e i modi che saranno indicati in un decreto nel quale finalmente l’‘ippica tornerà a essere una reale entità, non più il mondo dei nuovi invisibili, assente nei DCPM da quando s’è innescata l’emergenza da Covid-19, dai quali appunto non si capiva se considerare le corse un evento sportivo, uno spettacolo, o altro ancora.
E invece oggi, finalmente, dovrebbe esserci un DM, ovvero decreto ministeriale, a firma di Teresa Bellanova, la titolare del Mipaaf. È atteso per oggi, resta da scoprire se con questo le corse riprenderanno già venerdì, quel 22 maggio da un po’ “spinto” per la ripartenza ippica, o se invece a un tot di giorni dalla pubblicazione dello stesso DM, forse con uno strano distinguo, poco comprensibile, fra trotto e galoppo: rispettivamente a 5 e 7 giorni dal decreto (quindi domenica 24 e martedì 26, sempre che il DM veda la luce oggi).
La Bellanova ieri ha scritto al premier Conte e al collega Speranza (Sanità) per avere una loro risposta in merito all’invisibilità e all’indefinibilità dell’ippica e soprattutto alla sua ripartenza, così da procedere in autonomia con il DM. Questo porterebbe finalmente a sparigliare una situazione insopportabile per un settore in grave affanno, dopo che nelle ultime ore un post su Facebook del sottosegretario con delega ippica, Giuseppe L’Abbate, aveva rilanciato il pallino al Comitato Tecnico Scientifico («Attendiamo ora che si esprima») in merito al protocollo sanitario da applicare negli ippodromi alla ripresa delle corse. Protocollo invece già valutato, appena ritoccato e rimandato indietro al Mipaaf dal Ministero della Salute.
Gli ippici, stufi della situazione, avevano ottenuto le necessarie autorizzazioni per manifestare giovedì a Napoli, Milano, Sassari, Siena e Pisa e soprattutto venerdì a Roma davanti a Palazzo Chigi, proprio in coincidenza di una riunione del Consiglio dei Ministri. Articoli sui giornali, servizi Tv, ma soprattutto il timore delle proteste in piazza, hanno contribuito a un’accelerazione dell’impasse. In un contesto che ormai, tra decreti e ordinanze nazionali e regionali, in date diverse prevede l’operatività di centri commerciali e outlet (Lazio), mercatini dell’antiquariato (Toscana), lunapark (Emilia Romagna), zoo e campeggi (Puglia), oltre che spettacoli al chiuso e all’aperto dal 15 giugno.
Agnano a Napoli correva ormai il rischio di ospitare a breve un drive-in nel bel mezzo delle piste, funzionando invece solo come centro di allenamento per i cavalli. Invece venerdì sarebbe subito in calendario con Modena per il trotto, più Siracusa per il galoppo. Vediamo se la ripartenza sarà appunto il 22 o appena dopo.
La responsabile del Mipaaf ieri ha scritto a Conte e Speranza