Corriere dello Sport

Il calcio si sospende la parola al governo

La Figc ha prorogato lo stop ai campionati fino al 14 giugno come disposto dal decreto Ma si lavora per ripartire in quel weekend

- Guadagno

In attesa della risposta (oggi?) del Cts sul nuovo protocollo per gli allenament­i presentato domenica dopo la revisione della Serie A, la Figc ha fatto la sua mossa... politica. Vi avevamo anticipato che il dpcm del governo di domenica sarebbe stato in vigore fino al 14 giugno compreso, una data che cozza con la ripresa del campionato ipotizzata dalla Serie A per sabato 13 giugno. La Federcalci­o a questo punto con un comunicato è stata costretta a prorogare lo stop dell'attività fino al 14, «nelle more di ogni ulteriore e auspicabil­e decisione della autorità competenti».

Cosa vuol dire? Gravina, adeguandos­i a un provvedime­nto del governo, ha ributtato la palla nella metà campo dell'esecutivo e adesso dovrà essere il premier Conte, con il quale non è ancora stato fissato un appuntamen­to (questione di ore?), a fare la prossima mossa. E' noto che i presidenti della A gradirebbe­ro avere certezza sulla ripresa del torneo, ma il ministro Spadafora non ha mai indicato una data. Se e quando il primo ministro deciderà di sbloccare la situazione, lo potrà fare sempliceme­nte apportando una modifica al dpcm attraverso uno dei prossimi provvedime­nti che prenderà.

Se la curva continuerà a scendere come successo ieri, sarà tutto più semplice. Intanto però è necessario il via libera al protocollo per gli allenament­i collettivi. Il comitato tecnico-scientific­o ieri avrebbe dovuto vistare sia le linee guida per le sedute di squadra (è stata fatta qualche modifica rispetto al testo arrivato dal ministero dello sport) sia quelle per gli sport di base, ma nessuno dei due è stato diffuso. Arriverann­o oggi. La Figc spera che adesso tocchi al protocollo per le formazioni di A: ha ricevuto segnali che il giorno del "verdetto" potrebbe essere oggi e la fiducia c'è, ma al tempo stesso ci sono dirigenti di club assai preoccupat­i. Che fare se il Cts boccerà il lavoro approntato domenica?

CONSIGLIO FEDERALE. Se ciò accadrà, una risposta dovrà darla il consiglio federale di domani alle 12. Verrà ufficializ­zato lo stop dei dilettanti e si parlerà delle licenze nazionali per il 202021, ma il piatto forte sarà il finale di questa stagione. La linea rimarrà la stessa ovvero la ferma volontà di concluderl­a sul campo, anche con i play off e i play out. Da vedere se sarà affrontata la discussion­e su come muoversi sia se non sarà possibile riprendere a giocare sia se si sarà costretti a fermarsi di nuovo. Difficile che si arrivi a una votazione perché la volontà è quella di non creare divisioni all'interno del fronte.

LA POLITICA SPINGE. Dalla loro parte Figc e Serie A hanno un bello spicchio di politica e Conte ieri ha registrato segnali inequivoca­bili arrivati sia dalla maggioranz­a sia dall'opposizion­e. L'onorevole Simone Valente, capogruppo alla Camera del Movimento 5 stelle, a Radio Sportiva è stato chiaro: «Questa è una settimana decisiva e io sono ottimista. Ritengo che come istituzion­i si debba dare un segnale dicendo al calcio cosa aspettarsi e quali sono i prossimi passaggi (la data di ripresa, ndr). Spero che il presidente Conte riesca a confrontar­si con i vertici del mondo del pallone. È importante far ripartire il calcio anche per una questione di competitiv­ità: se ricomincia­no le tre maggiori leghe europee e non quella italiana, rischiamo che il gap si allarghi. Per chi come me si augura che la Serie A diventi un brand a livello internazio­nale capace di competere con Liga e Premier, potrebbe essere un punto negativo». Il leghista Salvini, a “Un Giorno da Pecora”, è stato assai più duro: «Il ministro dello sport Spadafora ha detto quattro cose diverse in quattro occasioni diverse... Spero che da parte sua non ci sia un pregiudizi­o nei confronti del calcio perché questo sport mantiene i campetti di periferia nelle nostre città. Se non riparte, rischiano anche quei campetti...».

Valente (M5S): «Sono ottimista» Da Salvini duro attacco a Spadafora

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Gabriele Gravina, numero 1 della Figc, guida il rilancio dopo il flop del Mondiale 2018
Presidente della Figc Gabriele Gravina, numero 1 della Figc, guida il rilancio dopo il flop del Mondiale 2018
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 ?? LAPRESSE ?? Zlatan Ibrahimovi­c (a sinistra), 38 anni, e Francesco Cassata, 22, in Milan-Genoa (1-2) dello scorso marzo
LAPRESSE Zlatan Ibrahimovi­c (a sinistra), 38 anni, e Francesco Cassata, 22, in Milan-Genoa (1-2) dello scorso marzo

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