E la Lega prende forza nella battaglia con le tv
Diffide in stand by: ma mentre con Dazn e Img si può trattare, i rapporti con Sky sono più tesi
Il problema ritiri, con la conseguente “patente” di inapplicabilità del protocollo originario per gli allenamenti collettivi, era stato sollevato nelle stanze (virtuali) di via Rosellini alla fine della scorsa settimana. La scintilla l’aveva accesa Marotta, ma poi anche quasi tutti gli altri club si erano allineati. Logico, quindi, che il via libera del Comitato tecnico-scientifico sia stato accolto con soddisfazione dalla Lega che nasce dalla consapevolezza di aver dato un contributo decisivo. Inoltre, adesso la ripresa del campionato appare decisamente più vicina, come hanno anche lasciato intendere le parole del Ministro Spadafora. Tuttavia, lo snodo fondamentale sarà comunque la riunione del 28 maggio. Nel frattempo verranno portati avanti i lavori per un altro protocollo, quello che dovrà regolamentare le partite. Se n’è già presa carico ufficialmente la Commissione medico-scientifica della Federazione, parola di Gravina. Ma non potrà mancare l’apporto del dottor Nanni (Bologna), rappresentante di tutti i medici sociali dei club di serie A, e quello di Casasco, presidente della Federazione dei medici sportivi. Mentre nello scorso week-end, insieme a Nanni, c’erano anche Dal Pino, De Siervo e Butti (head of competition) a guidare la corsa contro il tempo per scrivere materialmente il nuovo documento, che poi è stato trasmesso a Ministro e Cts.
LUCE IN FONDO AL TUNNEL. Ora sarà fondamentale arrivare nel migliore dei modi al 28 maggio. Manca poco più di una settimana, che servirà per testare la solidità del protocollo. Anche se è ancora da capire quando potrà essere applicato, visto che in avvio dovranno essere ripetuti i tamponi. Non sarebbe così sorprendente se si slittasse a lunedì prossimo. Di fatto, però, così verrebbe a mancare una settimana di lavoro. Possibile quindi che venga recuperata spostando dal 13 al 20 giugno l’avvio del campionato, anche se vorrebbe dire cancellare la Coppa Italia. Piuttosto, ora occorre risolvere la grana del prolungamento dei contratti, per cui occorrerà un contributo della Figc. Oggi, l’argomento verrà affrontato dal board dell’European Leagues. In generale, però, è che come se in fondo al tunnel sia spuntata finalmente una luce. Che, a questo punto, potrebbe rischiarare anche la sfida in corso con le televisioni. Già perché se davvero dalla riunione con il Governo venisse fissata la data per la ripresa del campionato, allora la Lega avrebbe un argomento pesante in più da utilizzare per sostenere le proprie ragioni. A quel punto, infatti, diventerebbe molto più difficile discutere dell’ipotesi di uno stop definitivo. E visto che i contratti sono blindati, il coltello dalla parte del manico lo avrebbe tutto o quasi la Lega.
DIFFIDE IN STAND-BY. E allora chissà che questa prospettiva non spinga ad aspettare la prossima settimana per prendere qualsiasi tipo di iniziativa nei confronti dei broadcaster. E’ vero che, come ha dimostrato l’incontro di lunedì, i rapporti con Sky sono molto tesi, mentre lo sono decisamente meno con Dazn e Img. Proprio De Siervo, però, è tra quelli che preferirebbero prendersi il giusto tempo prima di muoversi. Ieri pomeriggio, si è riunita la commissione per i diritti tv e l’ad di via Rosellini ha avuto modo di relazione i collegati sull’andamento dei colloqui del giorno prima. Ha spiegato che i discorsi con Sky restano ad un punto morto, mentre con Dazn, che ieri ha già mandato una lettera, e Img si può trovare un’intesa su un piano di rientro, visto che da parte loro non c’è mai stata una richiesta di riequilibrio dei pagamenti, ma solo di differimento. Significa che a Sky potrebbero già essere inviate le diffide per pagare. E il partito degli intransigenti avrebbe già voluto muoversi in questa direzione. Ma De Siervo è riuscito ad ottenere che ci sia comunque un ulteriore passaggio da un’altra riunione della commissione che si terrà con ogni probabilità entro la fine della settimana.
Si guarda all’incontro del 28 maggio con maggiore fiducia per la ripartenza
I più intransigenti vorrebbero far partire subito l’ingiunzione