Corriere dello Sport

Il rinnovo di Inzaghi è sul tavolo

- F.p.

ROMA Il rinnovo è sul tavolo. Inevitabil­e se ne cominci a parlare, anche se le parti continuano a negare l’esistenza di qualsiasi trattativa. E’ una premura per la Lazio, un po’ meno per Inzaghi nonostante l’attaccamen­to viscerale alla causa biancocele­ste. Simone entrerà in scadenza a fine campionato. Lo scorso anno ha prolungato l’accordo sino al 30 giugno 2021 e Lotito ragionerà nello stesso modo in cui esattament­e dodici mesi fa aveva provato a blindarlo attraverso un accordo pluriennal­e. Inzaghi chiese e ottenne di prolungare il contratto dal 2020 al 2021 con la promessa di rivedersi alla fine della stagione. La rinegoziaz­ione economica portò il suo ingaggio da poco più di un milione a 2 più bonus: in caso di vittoria dello scudetto, Simone incassereb­be ulteriori 500 mila euro. Il suo legame con la Lazio esula dal discorso economico, lo ha già dimostrato più volte nel corso della carriera da giocatore e poi da allenatore.

SCENARI. E’ chiaro, però, che certi confronti andrebbero fatti. Grazie alla leva del sentimento, Lotito sinora ha trattenuto a Formello un tecnico che sta producendo risultati decisament­e superiori ai suoi concorrent­i e al suo stipendio: Conte all’Inter guadagna 11 milioni di euro e Sarri veleggia oltre i 7 alla Juve. Simone neppure si avvicina a quelle cifre e chissà come immagina il suo futuro. Prima o poi, è ovvio, andrà a misurarsi in un top club. Nello scorso inverno, quando il virus non aveva ancora fermato il campionato, era entrato nei pensieri e nel mirino del Barcellona.

L’Equipe lo aveva persino accostato al Paris Saint Germain. Inzaghi non ritiene chiuso il suo ciclo alla Lazio, almeno per un altro anno intende restare a Roma e giocare la Champions. Ci sono anche ragioni extrasport­ive che in questo preciso istante lo fermerebbe­ro: la moglie Gaia ad agosto gli regalerà un altro figlio e il piccolo Lorenzo, non da oggi, è uno sfegatato tifoso della Lazio. Immaginare un trasferime­nto immediato di Inzaghi in un altro club, dopo vent’anni con l’aquila sul petto, significhe­rebbe un esproprio innaturale per il popolo biancocele­ste e per lo stesso allenatore, diventato una bandiera. Proprio pochi giorni fa ricordava quanto sarebbe bello bissare lo scudetto vinto nel Duemila alle dipendenze del suo maestro Eriksson, giocando accanto a Mancini e appena pochi mesi dopo essere stato portato nella Capitale dal presidente Cragnotti. Ora si tratta di blindarlo, almeno con un accordo che eviti di portarlo in scadenza alla prossima stagione. Ecco come nascono le voci di un triennale pronto per Simone. Lotito porterebbe il suo ingaggio a 2,5 milioni di euro più i bonus portando la scadenza al 2024. Non sono arrivate conferme. E il momento neppure appare propizio per parlarne.

Pronto un triennale da 2,5 milioni più bonus, ma trattativa tenuta sotto traccia

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GETTY Simone Inzaghi, 44 anni, guida la Lazio dal 2016

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