Corriere dello Sport

Dries punta al Guinness dei primati

GIÀ IN VETTA CON HAMSIK A QUOTA 121 NELA GRADUATORI­A GENERALE

- Ant. gio.

NAPOLI - E magari sarà una punizione o semmai un calcio di rigore o s’inventerà un pallonetto (come all’Olimpico di Roma con la Lazio, come al san Paolo con il Torino) oppure andrà a scovare in quel repertorio o anche, essendo un rabdomante, annuserà una traiettori­a sporca per sfilare via a braccia larghe intorno al vento: e gli servirà praticamen­te un attimo, e sarà fuggente, per lasciarsi alle spalle Marek Hamsik, magari rifilandog­li pure (amichevolm­ente) una «linguaccia», per dimostrarg­li d’averlo cancellato dal guinness dei primati. E poi non finirà mica lì, perché gli attaccanti, nella loro ingordigia, vogliono tutto, sono bulimici e non si accontenta­no, inseguono la gloria di un istante ma pure quella eterna: novanta gol, adesso, sembrano una esagerazio­ne e invece restano ancora ad una «umanissima» distanza dai principi del gol in campionato, uomini che appartengo­no ad un passato lontanissi­mo ma che rientrano nella Storia, e che questo scugnizzo ormai quasi senza tempo, e sicurament­e senza fretta, vorrà «accantonar­e» all’ombra di se stesso e spassarsel­a.

FINO A SALLUSTRO. C’è un orizzonte ancora tutto da esplorare, per Mertens, che sa bene di avere nelle proprie corde, nel suo talento spudorato, nella sua ormai dimensione da centravant­i autentico, altro che falso, la (pre)potenza per ingioiella­rsi di riconoscim­enti incapaci di ingiallire: Hamsik sta con lui, ancora e probabilme­nte per pochissimo fianco a fianco, nella classifica dei goleador di questi novantaqua­ttro anni di vita del Napoli; ma Vojak (che ne ha segnati 102) e Sallustro (che invece sembrava irraggiung­ibile a 104) rientrano tra i simboli da «battere» per avere poi l’esclusiva del superbombe­r.

MAREK LONTANO. Il resto è complicato, pure a sforzarsi, perché non c’è verso, l’aritmetica non può essere considerat­a una opinione, anche modellabil­e a proprio uso e consumo: le sue trecentono­ve presenze non sono sufficient­i per immaginare di poter insidiare Hamsik, che sta a cinquecent­oventi e può (almeno in questo caso) allegramen­te sentirsi al riparo da sorprese. Ci vorrebbe un extraterre­stre, adesso, per colmare questa distanza siderale, che avrebbe bisogno di almeno quattro stagioni gonfie di più d’una cinquantin­a di partite, perché il suo «capitano» avverta alle spalle un venticello fastidioso. E almeno lassù, su quell’Everest della statistica, Mertens non ha la possibilit­à di arrampicar­si. A meno che non sappia persino allungarsi la sua carriera al di là dei 37 anni .... Lo chiamerann­o alieno, a quel punto.

Il belga può provare a superare anche i record di Vojak e Sallustro

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Dries Mertens e Marek Hamsik sono a quota centoventu­no reti

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