Corriere dello Sport

Napoli, il sì di Ciro libera Milik Azmoun e Everton i sogni azzurri

L’attaccante iraniano dello Zenit e l’ala del Gremio tra gli obiettivi per rafforzare la prima linea

- Di Antonio Giordano

C’ è qualcosa di nuovo, che si mischia all’«antico», in questo tempo sospeso in cui è lecito ed anche necessario, si direbbe indispensa­bile, lasciarsi andare: sono volati via (quasi) tre mesi, ma c’è stato modo di allungare uno sguardo nella nebbia, per capire cosa fare, quando farlo e come farlo. E pazienza se poi bisogna gettare via nel cestino qualche disegnino in cui è stata tracciata un’idea. Mertens cambia le strategie, le rimescola, sancisce - ormai di fatto - l’addio di Milik, che sarebbe rimasto se avesse avuto percezione di non dover essere costretto, da un amico che gli vuole bene, a starsene gerarchica­mente in panchina: ma è tutto scritto negli almanacchi, basta andarsi a rileggere i numeri dell’ultimo triennio, quello nel quale Mertens ha scoperto - dopo il secondo crociato di Milik - d’essere una prima punta, modernissi­ma. E quindi, adesso saremo all’ultimo ballo del polacco, che ha una serie di corteggiat­ori sparsi per il Vecchio Continente, e può farsene una ragio- ne: addio Napoli, lo suggerisce il buon senso e anche la scadenza del contratto (2021). ma gli acquirenti scoprirann­o che non si «regala» nulla e che serviranno più o meno cinquanta milioni di euro per comprarsi i gol di un ventiseien­ne, con un carattere talmente forte da aver saputo superare anche due interventi chirurgici consecutiv­i, l’uno dall’altra separati da undici mesi. Parte Milik e arriva Petagna, venti milioni di euro investiti preventiva­mente con la Spal, ma là davanti sta per partire una giostra che conduce chissà dove.

SORPRESA. E’ da gennaio che è spuntato Sardar Azmoun (25), iraniano dello Zenit, che De Laurentiis avrebbe comprato subito, se non fossero state occupate tutte le caselle per gli extracomun­itari: relazioni eccellenti, caratteris­tiche adatte per entrare nel tridente sia da prima punta che da esterno, una «fame» in area da rigore che ha stupito Giuntoli e l’area scouting. Non se ne è fatto nulla a inizio 2020, può darsi che qualcosa succeda più in là: intanto, la «diplomazia» è al lavoro, perché in vicende del genere c’è sempre tanta gente che si muove, e comunque Azmoun rappresent­a un richiamo.

SAUDADE. Ci sono Insigne, Politano e (può darsi) anche Llorente; c’è l’incognita Lozano, cinquanta milioni di euro che meritano rispetto; c’è Callejon che è conteso tra Siviglia e Valencia e la cui eredità rappresent­a un tormento; poi c’è Younes che andrà via. E dunque, serve soprattutt­o un «doppio» a destra, dove sta Politano, dove mancherà quel «pirata» di Callejon, dove potrebbe essere inserito Boga (23) del Sassuolo ma soprattutt­o Everton (24) del Gremio, che ama principalm­ente la fascia sinistra per chiudere con il destro ma che comunque può inventarsi un’altra vita e cancellare quel vago sapore di «saudade» brasiliana - o sudamerica­na - che, De Laurentiis in testa, il Napoli avverte. Ma silenziosa­mente, in quei sedici metri o lì intorno, varie cose cambierann­o.

Giuntoli a gennaio ha preso anche Petagna: possibile pedina di scambio

Andrà via Younes Callejon conteso da Siviglia e Valencia Incognita Lozano

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Il brasiliano Everton, 24 anni, ala del Gremio
L’iraniano Sardar Azmoun, 25 anni, gioca nello Zenit Il brasiliano Everton, 24 anni, ala del Gremio

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