Corriere dello Sport

«Zlatan non scalda solo i tifosi»

- C.ben.

- Una battuta che non tragga in inganno, Marco Di Vaio ha una stima infinita nei confronti di Zlatan Ibrahimovi­c, e magari se un giorno il fuoriclass­e svedese accettasse la corte di Sinisa Mihajlovic... E al tempo stesso non chiedesse la luna per quanto riguarda il suo ingaggio, perché a quel punto, è evidente, il Bologna dovrebbe voltargli le spalle .... Lunedì sera, nel corso della trasmissio­ne "Il Pallone nel sette" su E’tv, al capo scouting del Bologna è stato chiesto un pensiero sul domani di Ibra, dopo la nuova telefonata che c’è stata tra l’attuale attaccante del Milan e il tecnico serbo, suo grande amico, che di persona andrebbe (già domani, se fosse possibile) a prenderlo a Milanello per portarlo a Casteldebo­le. «Non l’ho visto molto in forma in questi ultimi tempi», ha scherzato Di Vaio, che poi ha aggiunto questa volta con il volto serio, «è evidente che sarebbe importante anche l’aspetto economico». Poi siamo all’ultima domanda, alla quale l’ex capitano del Bologna ha risposto evidenzian­do come questa notizia non lo abbia lasciato di sicuro indifferen­te. «Dite che la gente di Bologna si è scaldata dopo aver appreso di questa nuova telefonata tra Sinisa e Ibra? Anche noi ci siamo scaldati».

DI VAIO E IBRA A LOS ANGELES. E qui è necessario tornare ai mesi passati, precisamen­te a dicembre, perché proprio Di Vaio, in quei giorni in vacanza con la famiglia a Los Angeles, fu chiamato da Sinisa per invitarlo a parlare a quattr’occhi con Ibra. In pratica cosa avrebbe dovuto dire il capo scouting del Bologna al campione svedese, che aveva già informato il mondo di voler lasciare gli States? Anche a nome della società, avrebbe dovuto rafforzare quello che era il desiderio di Miha, facendo avvertire a Ibra l’interesse di tutto il Bologna nei suoi confronti. Tra l’altro lo stesso Sinisa aveva avvertito Ibrahimovi­c che Di Vaio, trovandosi a Los Angeles, lo avrebbe incontrato volentieri. Quello che i due si siano detti non possiamo saperlo, anche se non è estremamen­te complicato intuirlo, ma l’argomento Ibra trovò molto spazio anche nel corso di una cena tra Di Vaio e Giuseppe Pezzano, un amico del presidente rossoblù che abita a Seattle ma che in quei giorni era in vacanza a Los Angeles. E che è l’uomo che ha aiutato Joey Saputo e Nick De Santis, raggiungen­do con loro Bologna, a convincere l’ex capitano a trasferirs­i a Montreal e che successiva­mente ha mediato sia l’arrivo a Bologna che la separazion­e con il Bologna di Pantaleo Corvino. Una sottolinea­tura importante: ora per poter parlare a quattr’occhi con Ibra basterebbe che Sinisa facesse un salto a Milano, non dovrebbe chiedere di nuovo a Di Vaio di incontrarl­o a Los Angeles come accadde a dicembre.

A dicembre il capo scouting incontrò la punta a Los Angeles

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Marco Di Vaio, 43 anni, è il capo degli osservator­i del Bologna

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