Corriere dello Sport

Palacio rifà i tamponi Tanta voglia di leader

L’attaccante ha ripreso a lavorare per ora in casa Ma anche ieri si è sottoposto al disciplina­re medico

- Di Dario Cervellati

Tutta Bologna aspetta Rodrigo Palacio. Lo aspetta Sinisa Mihajlovic per poterlo tirare a lucido e lo aspettano i dirigenti per firmare il rinnovo di contratto. Anche ieri l’attaccante argentino si è fatto vedere a Casteldebo­le. E’ il secondo giorno consecutiv­o. Ma di corse sul campo ancora niente. Già lunedì mattina il Trenza era passato in sede per sottoporsi come tutti i compagni al secondo giro di tamponi. I rossoblù erano arrivati scaglionat­i. Ogni quarto d’ora, per evitare di affollarsi in attesa di effettuare il test, se ne vedeva comparire uno.

ECCO PALACIO. E verso le 11 è stato il turno di Palacio. Una decina di minuti e via: Rodrigo ha salutato il medico e poi è rientrato nella sua casa di Bologna, dove si sta allenando per tenersi in forma. Tutti i giorni sale per oltre un’ora sul tapis roulant, mettendoci tutta la genorisità che di solito mostra in partita. Non si risparmia nessuna fatica. Ma al campo nel pomeriggio di lunedì, mentre i compagni ricomincia­vano la settimana di allenament­i, non si era rivisto. E’ invece riapparso ieri, poco prima delle 16. Nella carovana di auto dei calciatori rossoblù in attesa di varcare i cancelli c’era anche la sua. La mascherina ben alzata sopra al naso che lasciava scoperti solo gli occhi rendeva difficile riconoscer­lo. «Non ci riconoscia­mo più tra di noi» aveva scherzato Skorupski durante i primi allenament­i. Ma la treccina che si è vista infilarsi dentro al centro sportivo Niccolò Galli toglieva ogni dubbio. Era Palacio. A differenza dei compagni però era ancora in borghese: pantalonci­ni e maglietta a maniche corte. Si è fatto registrare la temperatur­a con il termo scanner e poi è andato in campo ad ascoltare il discorso di Mihajlovic alla squadra. Ha salutato tutti: chi individual­mente chi con un cenno della mano, quando si è formato il cerchio a bordo campo. E poi si è seduto in panchina a guardare i compagni per più di un’ora e mezza. La società ha fatto sapere che l’attaccante sta terminando le visite mediche, a cui gli altri rossoblù si erano già sottoposti nelle scorse settimane, e che nei prossimi giorni, entro la fine della settimana, dovrebbe cominciare a correre a Casteldebo­le. La voglia di rivedere la sua eleganza nei movimenti è tanta. C’è voglia di sentire di nuovo la sua leadership.

RINNOVO. In società sono continuati i messaggi di stima per lui, che ha il contratto in scadenza a fine giugno. «Può giocare con noi fino a quando vuole» aveva detto Walter Sabatini. «Ogni anno- aveva aggiunto sempre nell’intervista registrata dieci giorni fa a Sky Sport Riccardo Bigon- ci fa sapere a fine stagione cosa pensa di fare. Per noi averlo in gruppo finché sta così bene è solo un piacere. Lui è un ragazzo splendido. Un profession­ista esemplare». La volontà sembra essere quella di proseguire il rapporto ancora insieme, nonostante l’emergenza sanitaria che qualche riflession­e nell’attaccante può averla creata. Ora che c’è più libertà negli spostament­i e che gli uffici dentro la sede si sono riaperti i dirigenti aspettano anche un passaggio del procurator­e di Palacio, perché la voglia di averlo in squadra per un anno in più è tanta.

La società aspetta di incontrarl­o per discutere come ogni anno il suo contratto

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SCHICCHI Rodrigo Palacio, 38 anni, ieri all’allenament­o del Bologna

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