Corriere dello Sport

Conte si ricordi che l’auto “pesa” nell’urna...

- di Massimo Ghenzer* *= PRESIDENTE DI ARETÉ METHODOS

Il nostro Paese cerca di riprendere il volano della produzione e dei consumi ma tutto avviene molto lentamente e risente di un cervelloti­co ricorso a regole e regolette preparate da burocrati che, senza realismo, deprimono le attività economiche. Distanza di due metri, no, forse basta un metro, o meglio ancora un metro e mezzo. Mascherine si, ma quali a quali prezzi e solo al chiuso od anche all’aperto. In definitiva si stanno gestendo gli Italiani come fossero una scolaresca immatura, indiscipli­nata ed autolesion­ista. Lo stesso Presidente del Consiglio sembra non essere supportato dall’apparato burocratic­o che rallenta il tutto e scrive i decreti attuativi in un linguaggio incomprens­ibile. Anche le banche non stanno dando una mano e la fanno più difficile di quello che l’emergenza richiede. Polemiche su polemiche che non aiutano a rasserenar­e gli animi, ridurre le paure e le ansie e riportare un po’ di realismo e normalità nella gestione giornalier­a. In questo quadro economico/ antropolog­ico/sociale il consumator­e che vuole pensare a come evolvere le sue esigenze di mobilità è ingessato nell’immobilism­o. I saloni auto sono semi vuoti e la situazione del settore auto è seriamente compromess­a. Le vendite sono quasi azzerate e almeno che non si prendano iniziative immediate e concrete per invogliare il cliente medio a cambiare la vecchia auto, poco sicura e inquinante, con un’auto Euro 6, nuova oppure usata, migliaia di posti di lavoro svaniranno ed il disagio sociale raggiunger­à dei livelli preoccupan­ti. Il Presidente del Consiglio che in questi mesi di lockdown si è esposto in prima persona a parlare agli Italiani, ora, da politico, deve calcolare che il disagio sociale è un pessimo consiglier­e dell’elettore in cabina elettorale. Il mondo dell’auto la Merkel lo tratta bene, è consapevol­e della sua importanza economica e sociale. La crescita stabile e sicura del mondo dell’auto è una garanzia di popolarità per i Governi. Trascurare le esigenze del consumator­e e continuare a fargli guidare prodotti superati ed obsoleti è un danno ambientale ed economico ma anche politico. Conte ha l’occasione per dimostrare di essere un leader moderno e consapevol­e, prenda rapidament­e delle iniziative che diano respiro e riaprano il mercato dell’auto. Il nostro Paese ha bisogno di essere incoraggia­to a ricomincia­re.

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