LA CAMPANIA PROVA A RIALZARE LA TESTA
Gli anni d’oro sono alle spalle, ma i club della regione guardano in alto Avellino punta al titolo di Roseto in A2, Scafati ha un progetto per la A, Napoli aspetta l’occasione
Dov’è finita la Campania Felix del basket? Avellino, Caserta, Napoli e Scafati. Bandiere di una regione che per un ventennio ha lasciato il segno, mandando al tappeto blasoni, strappando pass europei, alzando una Coppa Italia (la Scandone nel 2008). Sventolavano sull’olimpo della pallacanestro. Dal 2000 al 2019 presenti 36 volte, non c’è stata una sola annata senza un derby campano. Tre realtà su quattro hanno perso la A per inadempienze finanziarie o per guai societari. Scafati ha salvato la faccia: nel 2008 salutò il grande basket retrocedendo sul campo.
BANDIERE DEL SUD. Chi ha investito nel basket da queste parti ha sfidato colossi. Non a caso la coppa alzata da Avellino rappresenta l’unico titolo in 20 anni. Scafati (dopo due stagioni) e Napoli (dopo sei) salutarono la A nel 2008, poi toccò a Caserta nel 2017: nove campionati di fila, semifinali playoff (2010) e gettoni europei. La ferita più profonda è di Avellino, 19 stagioni consecutivi in A, spese folli sotto la gestione Sidigas e sogni di gloria trasformati in incubo. L’intervento di Procura e Guardia di Finanza fece calare il sipario la scorsa estate per effetto di un sequestro da 100 milioni di euro nei confronti di De Cesare, patron della Sidigas e del gruppo di imprese a lui riconducibili, tra cui la Scandone.
A luglio, il sindaco Gianluca Festa, un passato da cestista biancoverde, segnò la “bomba” allo scadere: bonifico di 20.000 euro e iscrizione in B. Squadra a coach De Gennaro, un ventennio da assistente. Club costretto a muoversi con risorse limitate, essendo la società rimasta di proprietà della Sidigas, impegnata a stralciare debiti. Se per quelli di carattere sportivo il lavoro è a buon punto, la questione erariale preoccupa ancora. Il Covid19 ha bloccato i campionati salvando la Scandone (penultima). Festa e il d.g. Canonico sono in attesa di ricevere l’ok per la gestione della prossima stagione: Avellino partirà con un -5 per i lodi vinti da ex tesserati, a prescindere dalla serie che giocherà. Sarebbe pronta l’offerta per l’acquisizione del titolo di A2 da Roseto (circa 100.000 euro), opzione che passerebbe dalla cessione da parte di Sidigas.
ASTA EVITATA. E’ clamoroso quanto stava per accadere fino a ieri. La Pallacanestro Avellino, in attesa di affiliazione alla Fip, stava operando per l’acquisizione dello stesso titolo da Roseto, facendo leva sui gloriosi trascorsi di Avellino. Accordo vicino, poi l’avanzata della Scandone e il dietrofront. «Lungi da noi ostacolare la Scandone». La cui operazione è tuttavia subordinata alla questione Sidigas. Festa è ottimista: «Su un possibile ripescaggio siamo in vantaggio per storia, tifoseria. Inoltre, è aperto il dialogo con Roseto per rilevare il titolo. Proveremo entrambe le strade per salire in A2. Altrimenti punteremo a vincere sul campo».
LE ALTRE - Mancanza di investitori e di sponsor, il grido d’allarme lanciato dall’amministratore unico Nevola nelle ultime settimane non ha sortito gli effetti sperati. La Juvecaserta onorerà l’impegno della rata federale (40.000 euro) in scadenza a fine maggio ma è a rischio l’iscrizione alla prossima A2. A Scafati, invece, la società dell’ambizioso patron Longobardi, una vita in A2 (17 campionati), ha nel cassetto un progetto pluriennale e punta al ritorno in A. C’è già l’accordo con diversi atleti per il rinnovo. Probabilmente non sarà confermato coach Perdichizzi. Rumors di un possibile ritorno di Bucchi.
Il Basket Napoli non disdegna l’idea del passaggio in Serie A, che renderebbe felici gli appassionati, ma la dirigenza valuta con cautela. Il presidente Federico Grassi è molto esplicito: «Le attuali condizioni di accesso alla serie A non ci consentono un salto. Nel caso si realizzassero situazioni favorevoli, valuteremo con interesse l’opportunità». Napoli è reduce da un brillante campionato di A2, in cui è mancata solo la verifica della crescita del team nella fase finale. La società ha già rinnovato la fiducia a coach Pino Sacripanti e sta lavorando per varare il nuovo roster per essere, al momento, protagonista in A2. Poi si aspetta di cogliere l’occasione. (lp)
Grido di allarme da Caserta: senza investitori, a rischio l’iscrizione alla A2