«BARBOLINI FARÀ VINCERE SCANDICCI»
La palleggiatrice della Nazionale tra il sogno olimpico rinviato e un futuro tutto da vivere con il sestetto toscano La Malinov: «Felice della scelta della società, può darci la grinta che manca Tokyo? Così arriveremo più pronte»
Le ambizioni olimpiche delle azzurre e la voglia di vincere della Savino del Bene Scandicci, nei prossimi mesi passeranno tra le sue mani. Ofelia Malinov, la palleggiatrice della Nazionale vice-campione del mondo e dell’emergente club toscano, come tutti noi sta uscendo dal “lockdown” provocato dalla pandemia e vede all’orizzonte il ritorno in palestra, in campo, nelle grandi partite. In attesa dell’agosto 2021, quando a Tokyo, la città dove ha già vissuto grandi emozioni, spera di provarne altre anche più importanti
Come ha vissuto questa terribile esperienza della pandemia nella “sua” Bergamo?
«E’ stata una situazione che ti fa fermare, ti fa riflettere e capisci che, al di là di tutto quello che fai, la cosa più importante è la salute. Sono contenta che pian piano ne stiamo uscendo. La cosa che dispiace di più è che la stagione si sia fermata sul più bello, che non si sia potuto andare avanti. In questi mesi ci sono stati anche dei lati positivi, come lo stare con la propria famiglia, che a noi atleti non capita praticamente mai, perché tra Nazionale e club non abbiamo mai un attimo di respiro. Mi sono goduta i miei affetti e ho cercato di ricaricarmi».
Come ha preso la notizia del rinvio dell’Olimpiade?
«I Giochi sono il mio sogno da sempre. E si è allontanato ancora un po’, ma penso che sia stata presa la decisione giusta: perché a un appuntamento così importante bisogna arrivarci preparati e allenati. Essere stati bloccati a casa tutti questi mesi ci avrebbe impedito di arrivarci nelle migliori condizioni. In fondo è stata solamente posticipata e penso che sia una occasione ancora più grande per noi che avremo un altro anno per migliorarci, per crescere, per arrivarci con ancora più voglia. Quest’Olimpiade vogliamo farla assolutamente da protagoniste».
La emoziona il pensiero di tornare a Tokyo, dove hai vissuto la qualificazione olimpica di quattro anni fa e soprattutto dove ha giocato un Mondiale meraviglioso?
«Mi vengono i brividi anche solo a sentirla nominare Tokyo, perché vivere le Olimpiadi è qualcosa a cui punto da tanto. A quella di Rio ci sono stata vicina e il non esserci andata mi ha fatto tanto male. Da allora tra alti e bassi ho imparato molto e questo mi ha fatto crescere. Al Mondiale si è visto che sia io che le mie compagne avevamo tanta voglia di dimostrare il nostro valore. Nel 2018 abbiamo fatto appassionare e divertire tanta gente. L’idea di tornare a Tokyo dove siamo andati così vicine a realizzare quella cosa incredibile, accresce la voglia di completare l’opera e raggiungere questa volta il gradino più alto».
Ricomincia da Scandicci, con cui ha prolungato il contratto da pochi giorni
«Sono contenta di rimanere in una società che ha ambizioni, che vuole vincere e conquistare cose importanti. Le stesse motivazioni che sento dentro di me. Nell’ultimo campionato avevamo una grandissima squadra, ma abbiamo incontrato un po’ di difficoltà. Poi la stagione si è interrotta nel nostro momento migliore, quando avremmo potuto raccogliere quanto seminato».
Non è stato ancora ufficializzato ma è praticamente certo che avrete un nuovo “maestro”: Massimo Barbolini uno degli allenatori più vincenti di sempre. Ci ha già parlato?
«No, non l’ho ancora sentito ma sono molto felice della scelta della società, che mi dà una grande possibilità anche a livello personale visto che non l’ho mai avuto come tecnico. Credo che sarà un grande punto di riferimento, può darci quella grinta che ci serve per arrivare a centrare i nostri obiettivi. In un gruppo abbastanza giovane come quello di Scandicci, una figura di esperienza e carisma sarà fondamentale. Non vedo l’ora di conoscerlo, parlarci, di costruire qualcosa insieme. Sicuramente il suo modo di giocare mi farà imparare qualcosa in più. Ogni passaggio della mia carriera ho cercato di prendere il meglio dalle varie esperienze. Voglio “sfruttare” la sua presenza per migliorare, mettermi a disposizione della squadra per aiutarla e per crescere insieme alle mie compagne».
«La pandemia mi ha fatto riflettere: sopra tutto quello che fai c’è la salute»