Corriere dello Sport

PREMIO SCUDETTO ALLA LAZIO: C’È IL SÌ DI LOTITO

Due mesi di stipendi in bilico (uno può saltare, uno da spalmare) ma il presidente ha promesso il premio

- Di Fabrizio Patania

Due ore di confronto, due mesi di stipendio in bilico e il patto scudetto siglato nella serata di lunedì a Formello tra Lotito e la Lazio. La promessa del presidente: pagherà un bel premio in caso di vittoria del campionato, ha chiesto un piccolo sacrificio e disponibil­ità a trattare sulle mensilità di maggio e giugno. Una può saltare, l’altra verrà “spalmata” sulla prossima stagione, ma davanti c’è l’opportunit­à di vincere il tricolore e compensare attraverso il premio. Scudetto o Champions che sia, i suoi giocatori non ci rimettereb­bero. Le tensioni iniziali si sono sciolte, il confronto si è chiuso bene, tracciando una strada e un’intesa che andrà ovviamente verificata e ratificata nelle prossime settimane. Non c’è ancora certezza di ripartenza del campionato, è in discussion­e l’ultima tranche dei diritti televisivi. Sky e Dazn devono versare altri 12 milioni di euro alla Lazio. Si tratta della liquidità pari all’ultimo bimestre di ingaggi della squadra biancocele­ste. Lotito ha chiesto tempo ai suoi giocatori e ne aveva preso all’epoca dei primi confronti in Lega, quando altri club (su tutti la Juve) si erano mossi per “tagliare”. Sinora l’imprendito­re di Villa San Sebastiano non lo aveva fatto, protetto dalla solidità del bilancio e potendosi permettere di aspettare. Ora è entrato in azione, partendo dalla Salernitan­a (chiesto il taglio di due mensilità) e passando poi alla Lazio.

ATTESA. Come si è appreso lunedì sera, alcuni esponenti della squadra biancocele­sti erano entrati in apprension­e alla notizia dell’appuntamen­to fissato dalla società per le ore 18. Tutti erano rimasti a Roma, alcuni lontano dai parenti e dalla famiglia, nelle pesantissi­me settimane di isolamento domiciliar­e, fedeli alla causa, pronti ad allenarsi con impegno. Qualche sacrificio, è evidente, andrà fatto o diventerà inevitabil­e, pensando solo al botteghino dell’Olimpico (ultime cinque partite interne a porte chiuse) e senza proiettars­i ai mancati incassi del girone Champions nel prossimo autunno se non sarà possibile aprire al pubblico.

SCALETTA. Lotito ai suoi giocatori ha proposto questo tipo di piattaform­a. Gennaio già pagato, febbraio in pagamento, marzo da saldare a brevissima scadenza. Più aprile da incassare a giugno. Va ricordato un dettaglio determinan­te per qualsiasi società. La Figc ha prorogato il pagamento dei primi tre mesi di stipendi del 2020 da metà maggio al 30 giugno. Le mensilità successive rispondono a scadenze successive e non comportano riflessi legati all’iscrizione al prossimo campionato. Saldando febbraio e marzo, Lotito tranquilli­zzerà subito i suoi giocatori e si metterà in regola (come ha sempre fatto) dal punto di vista federale. Il pagamento di aprile lo avrebbe posticipat­o a giugno. La manovra proposta dal presidente provocherà un beneficio al bilancio in chiusura al 30 giugno (gli ultimi due mesi pesano per 12 milioni lordi) e gli stessi premi seguono scadenze temporali differenti: entrerebbe­ro nell’esercizio successivo. Lo scudetto prevede un premio di cui non si conosce ancora l’importo: sino allo stop per la pandemia non era stato discusso ma è entrato nei colloqui di lunedì sera. Servirà un altro appuntamen­to per definire l’intera materia, quasi certamente si attenderà il rientro del capitano Lulic (3 giugno) dalla Svizzera.

RINVIO. La linea emersa dalla Lega, sin dall’inizio, aveva fatto trapelare il possibile taglio di due mesi con la ripartenza del campionato e quattro in caso di stop definitivo. Gli stipendi della Lazio salterebbe­ro (sino a un massimo di tre mesi) se il campionato non ripartisse. Il presidente si è lasciato un margine di trattativa, vorrebbe pagare tutto o quasi ai calciatori. I dipendenti di Formello per adesso hanno scongiurat­o la Cassa Covid stanziata dal Governo. Lo spogliatoi­o biancocele­ste, che ha già dimostrato sensibilit­à in diverse circostanz­e, sembra orientato ad accettare: tutti hanno compreso le difficoltà del momento delicato.

Aprile verrà pagato a giugno, ora marzo da saldare. L’intesa adesso è più vicina

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L’attaccante biancocele­ste ha realizzato 27 gol in 26 partite di Serie A: è in corsa per il titolo di re dei gol a livello europeo
Ciro Immobile L’attaccante biancocele­ste ha realizzato 27 gol in 26 partite di Serie A: è in corsa per il titolo di re dei gol a livello europeo
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BARTOLETTI Il presidente Claudio Lotito, 63 anni
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