Corriere dello Sport

Campionato ecco le chiavi per la ripresa

Protocollo ok, si lavora ai prossimi passi Viaggi, hotel stadi: il ritorno all’attività agonistica deve prevedere nuove norme Ma ora c’è più ottimismo

- di Andrea Ramazzotti @RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il protocollo preparato dalla Figc e rivisto dalla Serie A è stato promosso. «Il Cts - si legge nella nota che è stata inviata alla Figc - manifesta apprezzame­nto per il documento rivisto e risottopos­to alla valutazion­e. In particolar­e, viene sottolinea­ta con piacere la disponibil­ità a rivedere alcuni punti critici della precedente versione. Allo stato attuale dell’evoluzione epidemica e con la riserva di riconsider­are il parere in caso di ripresa dell’indice di contagiosi­tà, si formula una valutazion­e positiva alla ripresa degli allenament­i di squadra anche per i club che non ritengano di poter garantire l’attuazione di un ritiro con quarantena immediata». E’ sparito, dunque, l’obbligo del ritiro per le prime due settimane (i calciatori torneranno a casa ogni giorno), un qualcosa di inattuabil­e come aveva sottolinea­to giovedì l’ad dell’Inter Marotta, seguito da diversi altri club.

CHIAVE QUARANTENA. Leggendo, però, risulta evidente che il passo chiave sia stato quello di risolvere, almeno per la fase degli allenament­i, il problema dell’isolamento dei contatti stretti dell’eventuale contagiato. La soluzione proposta domenica ha “retto” il vaglio del Cts. «Se durante il periodo di ripresa degli allenament­i di gruppo, ci fosse un caso di accertata positività al Covid-19, si dovrà provvedere all’immediato isolamento (quarantena) del soggetto interessat­o fino a completa risoluzion­e dei sintomi, qualora presenti, e fino alla documentaz­ione di 2 tamponi negativi a distanza di almeno 24 ore l’uno dall’altro. Inoltre, il club interessat­o dovrà provvedere a pulizia/ sanificazi­one generale secondo le disposizio­ni della circolare n. 5443-22 febbraio 2020 del ministero della salute. La mappatura degli ulteriori contatti del soggetto positivo e la loro gestione seguirà le prescrizio­ni in essere del Servizio sanitario nazionale (responsabi­le il medico dell’Asl, ndr). Da quel momento, tutti gli altri componenti del gruppo squadra verranno sottoposti a isolamento fiduciario presso una struttura concordata (tutti insieme nel centro tecnico del club, ndr) e saranno sottoposti ad attenta valutazion­e clinica sotto il controllo continuo del medico sociale. I membri del gruppo squadra saranno infine sottoposti a tampone (anche rapido) ogni 48 ore per 2 settimane. Nessun componente potrà avere contatti esterni, pur consentend­o al gruppo isolato di proseguire gli allenament­i». Quindi isolamento e tamponi ogni 2 giorni per tutti, ma le sedute proseguira­nno e si potrà così prepararsi alla ripresa della A. Se però una positività salterà fuori, per esempio, il 5 giugno e il campionato riprenderà il 13, quella squadra non potrà andare a giocare la gara perché in isolamento. Per la fase delle partite la speranza è che la situazione del Paese permetta di cambiare per tutti l’attuale normativa altrimenti... Nessuna specifica sul programma delle sedute: in teoria fin dal primo giorno in cui sarà applicato il protocollo, si potranno disputare partitelle.

TAMPONI E RESPONSABI­LITA’. Il Cts tra le sue precisazio­ni ha inoltre ribadito «che l’approvvigi­onamento dei test molecolari per le persone interessat­e alla ripresa degli allenament­i di squadra non deve minimament­e impattare sulla disponibil­ità del reagentari­o da dedicarsi in maniera assoluta ai bisogni sanitari del Paese» (nel protocollo questa norma era già contenuta, ma è stata sottolinea­ta di nuovo perché trattasi di argomento assai delicato e sentito nel Paese) e che «i club di Serie A si faranno parte diligente nel mettere in atto tutte le misure concepite allo scopo di ridurre al minimo il rischio di contagio (nuovi casi), nella consapevol­ezza che, in questa fase della pandemia da virus tutti debbono contribuir­e fattivamen­te allo scopo» (un modo per responsabi­lizzare i giocatori e richiamarl­i a comportame­nti esemplari: visti i casi in Premier League...). Infine una sottolinea­tura che suona come un avvertimen­to: «Il presente parere s’intende limitato alla ripresa degli allenament­i di squadra, mentre per la ripresa dell’attività agonistica si auspica un nuovo confronto da attuarsi nelle prossime poche settimane». Serve appunto un nuovo protocollo che, con i viaggi, gli hotel da affittare, gli stadi da visitare e tutti gli altri contatti possibili, non sarà facile da approntare. Il passo di ieri, però, è stato nella giusta direzione e anche il Cts lo ha riconosciu­to. Serie A e Figc possono esserne soddisfatt­e.

Non c’è più l’obbligo di ritiro nelle prime due settimane di sedute di gruppo

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GETTY MAGES Un’immagine dell’ultima partita disputata in serie A, quella tra Sassuolo e Brescia nella sfida del 9 marzo

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