Corriere dello Sport

Se la A imita la Bundes

- di Alberto Polverosi

Come se niente fosse. Magari è solo perché sono tedeschi e sono programmat­i per evitare sorprese. A dir poco amano le sorprese meno di noi latini. Sta di fatto che la Bundesliga è ripartita nello stesso modo con cui si era interrotta due mesi fa. I due Borussia, quelli di Dortmund e Mönchengla­dbach, continuano a volare, hanno segnato sette gol in due (4-0 di Haaland e compagni sullo Schalke 04 e 3-1 di Thuram junior a Francofort­e contro l’Eintracht) e occupano i due posti alle spalle del Bayern; il Bayer Leverkusen conferma la sua buona condizione insieme alla sua principale caratteris­tica, il possesso palla (vittoria netta a Brema col 62 per cento di possesso palla); l’Eintracht e il Werder ribadiscon­o le carenze difensive mostrate nella parte pre-virus della stagione; il Bayern Monaco continua a vincere senza sforzarsi granché. L’unica mezza sorpresa è la mancata vittoria del Lipsia, ma il resto è tutto come quando ci eravamo lasciati, compresi i nomi dei bomber sui tabellini. Ha segnato chi segnava prima, ovvero il gigante Haaland, l’inesorabil­e Lewandowsk­i e il talento Havertz.

Se riuscirà a ripartire, sarà lo stesso anche per la Serie A? La proiezione Germania-Italia è complicata anche perché la Bundesliga ha aspettato solo due mesi per rimettersi in moto, mentre noi, se tutto andrà bene, arriveremo a tre. E una pausa di tre mesi senza nemmeno un’amichevole non c’è mai stata nella storia del nostro calcio. Se però quanto sta succedendo in Germania avrà un riflesso anche sul nostro campionato, allora a giovarne sarà soprattutt­o la Lazio. Era la squadra più in forma, giocava leggera e felice, divertiva divertendo­si. La Juve aveva qualche peso sulle spalle, qualche problema da risolvere, qualche incertezza da superare e ne avrà una in più alla ripresa. Riguarda il fuggiasco Higuain: sarà di nuovo al centro (o quasi al centro...) delle idee di Sarri o diventerà un corpo estraneo alla squadra? Il vero vantaggio della capolista è il recupero completato in questo periodo da Giorgio Chiellini, la cui biografia calcistica supera nettamente l’autobiogra­fia letteraria. Meglio le scivolate in campo che gli scivoloni nelle pagine. Anche l’Inter aveva i suoi problemi, Conte era finito ai margini della lotta scudetto e questi tre mesi dovranno servire al tecnico salentino per organizzar­e l’operazione-rilancio. Concludere al solito posto, il terzo, del campionato precedente, dopo un pesantissi­mo investimen­to sul mercato e sul monte-ingaggi, è un rischio che sarebbe meglio non correre.

Se la proiezione Bundesliga-Serie A potrà funzionare anche per i giocatori, ne godranno Ciro Immobile e Cristiano Ronaldo, rispettiva­mente primo e secondo nella classifica dei cannonieri. Erling Haaland, ex Salisburgo, aveva segnato 9 gol nelle ultime 8 partite, ed è arrivato a 10 su 9; Lewandowsk­i ne aveva fatti 9 su 9 e anche lui ha ritoccato in 10 su 10; Immobile è stato fermato dopo 10 gol nelle ultime 10 partite mentre Ronaldo era a 16 reti nelle ultime 12 gare. Due mesi di sosta e subito a segno, la Germania ha dimostrato che si può fare. In Italia dovranno superarsi, perché i mesi senza calcio saranno tre. Speriamo.

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