Il Lecce si “gioca” uno stipendio
TAGLIATO IL MESE DI MARZO MA SARÀ PAGATO IN CASO DI SALVEZZA
Accordo raggiunto tra il Lecce ed i suoi tesserati sulla questione riduzione stipendi: il presidente Sticchi Damiani, da alcuni giorni, stava svolgendo un’opera di convincimento, per giungere ad una soluzione condivisa in un clima di serenità ed aveva iniziato colloqui col capitano, coi singoli, anche perché nei mesi scorsi si era aperto un discorso sul premio salvezza introdotto dal gruppo.
Ebbene, appena si sono diradate le nubi sul futuro del campionato, ha fatto dare l’annuncio dall’ufficio stampa. In sostanza vi è stata, da parte dei tesserati, la rinuncia alle retribuzioni loro spettanti per il mese di marzo, ma si è aggiunta una clausola: che tale importo viene convertito in un premio condizionato al completamento del torneo ed al raggiungimento dell’obiettivo della permanenza del Lecce in serie A.
L’accordo riguarda il ds Meluso, l’allenatore Liverani col suo staff e tutti i calciatori della prima squadra.
Inoltre, per espressa volontà dei tesserati che hanno raggiunto questo accordo, si è deciso di non chiedere alcuna rinuncia ai dipendenti e collaboratori amministrativi, fisioterapisti, magazzinieri ed a tutti i tesserati e collaboratori del settore giovanile
Nel dare comunicazione della definizione di tale intesa, il Lecce ha sottolineato la circostanza che tutti i tesserati della prima squadra hanno tenuto un comportamento responsabile nei confronti del club durante il periodo di inattività, «come ulteriore conferma della grande coesione della famiglia giallorossa».