Matuidi-Khedira: ritorni ma con destini differenti
Il francese ha convinto Sarri: la Juve gli ha prolungato l’accordo fino al 2021. Il tedesco è ai saluti
Arthur
23 anni. Il brasiliano sta disputando la seconda stagione con il Barcellona dopo essere esploso nel Gremio. In sessantasette partite complessive con la maglia blaugrana ha messo a segno quattro gol e fornito sei assist. Con la nazionale brasiliana ha disputato venti incontri
IPOTESI 3, CHELSEA. C'è chi giura che Pjanic di trasferirsi a Londra non abbia più troppa voglia a dispetto dei flirt passati, quando Fali Ramadani è stato molto vicino dal fare in modo che Maurizio Sarri potesse averlo a disposizione nell'estate del 2018 al Chelsea. Si è dovuto accontentare,
Jorginho
28 anni, è alla seconda stagione con il Chelsea dove era arrivato seguendo il suo maestro Sarri. Novantuno le partite disputate con il club londinese con cui nella scorsa stagione ha conquistato l’Europa League, sconfiggendo in finale l’Arsenal per 4-1 nella finale arbitrata dall’italiano Rocchi per così dire, di Jorginho che ora sta tornando prepotentemente nei radar della stessa Juve, che pure segue con particolare attenzione la posizione di Emerson Palmieri. Per Jorginho il Chelsea chiede ancora 40 milioni, la Juve valuta Pjanic qualche milione in più ma il vero nodo sembra pro
Icardi
27 anni. L’ex capitano dell’Inter ha vissuto a Parigi l’ultima stagione. Con il Psg ha vinto la Ligue 1 con il titolo assegnato d’ufficio dopo la sospensione del campionato. L’attaccante complessivamente ha realizzato venti gol e fornito quattro assist in trentuno apparizioni prio quello legato alla volontà del bosniaco. Intanto i contatti sono continui, con Pjanic al Chelsea o altrove, il candidato numero uno a raccoglierne l'eredità sembra ora proprio Jorginho e anche questo potrà avere il suo peso sul futuro del bosniaco.
Matuidi e Khedira, via alla Fase 2. La Juve ritrova due leader del centrocampo, reduci da un periodo complicato per motivi differenti. Il francese e il tedesco torneranno oggi alla Continassa dopo aver completato le due settimane di quarantena in quanto di rientro dai rispettivi Paesi. Per entrambi sarà un nuovo inizio: prima i test, il tampone e le visite mediche, poi di nuovo in campo ad allenarsi. E’ un giorno importante e atteso, il primo passo di una rincorsa che li dovrà riportare al top della condizione in vista della possibile ripresa della stagione. Sia Blaise, sia Sami sono reduci da stop prolungati, adesso è il momento di voltare pagina.
CIAO COVID. Matuidi ha vinto la battaglia contro il coronavirus e ora non vede l’ora di tornare protagonista. L’esperienza del Covid è stata «terribile, la positività mi ha scioccato», come lui stesso ha confessato. E’ stata lunga ma fortunatamente ora è un ricordo. Da qualche settimana, Blaise ha ripreso gli allenamenti a casa, come ha testimoniato via social, e ora potrà tornare a farlo sul prato verde. Il francese vuole tornare in fretta nel cuore della Juve e ripresentarsi al top. Contro l’Inter, prima del lockdown, è stato uno dei migliori e punta, perciò, a riprendere il discorso da dove si è interrotto. Man mano anche Sarri ha scoperto la sua importanza nello scacchiere bianconero: si diceva che fosse poco adatto alla filosofia del tecnico perché più uomo di quantità che di fraseggio e invece il campo ha dimostrato il contrario. Matuidi non può assicurare palleggio e scambi stretti ma un surplus di corsa ed energia ed è fondamentale per assecondare i movimenti di Ronaldo. E’ proprio lui il guardaspalle del fenomeno, che parte da sinistra per liberare tutta la sua classe. Così è diventato il secondo centrocampista più impiegato da Sarri dopo Pjanic: 31 presenze e 2.120 minuti. Mettendo a tacere gli scettici e guadagnandosi anche il rinnovo del contratto di un anno, fino al 2021.
ECCO SAMI. Diversa è la situazione di Khedira, pronto al rientro dopo l’intervento al ginocchio sinistro di inizio dicembre. Il tedesco non gioca da fine novembre e ora intende recuperare il tempo perso per le tante vicissitudini fisiche stagionali, che lo hanno limitato a sole 17 presenze.
Sarri stravede per lui: «Ha una intelligenza tattica mostruosa, me lo tengo volentieri» è stato il giudizio del tecnico, che ne apprezza qualità, esperienza e capacità di inserimento offensivo. Per Sami, però, il rush finale di stagione potrebbe essere l’epilogo di cinque anni in bianconero, in nome del rinnovamento generazionale della rosa. Il futuro in bilico: riuscirà Khedira a riprendersi la Juve?