Corriere dello Sport

PRO E CONTRO IN C COME SI RIPRENDE?

La decisione del Consiglio Federale crea due partiti fra i club di Lega Pro De Laurentiis (Bari): «È un primo passo, giochiamoc­i la B in campo» Bonacini (Carpi): «Tempo perso»

- di Vincenzo Sardu

Come un reset. La decisione del Consiglio Federale arriva nel mondo della Serie C, spaccandol­o. Da un lato chi approva, dall’altro chi si preoccupa. All’idea dello stop al campionato ci avevano fatto abitudine in tanti, e ora non pochi si chiedono come riprendere. Come far allenare, per esempio, le squadre con sede nelle zone ancora non uscite dall’epicentro della crisi sanitaria. O come passare attraverso un protocollo sanitario che, per quanto in via di modifica, preoccupa tanti. Per i costi, soprattutt­o.

Ma c’è pure chi, in questa “non chiusura” della stagione, vede una possibilit­à. Di correre per conquistar­e in campo la promozione in B, soprattutt­o. Che, numeri alla mano, ora sono tutte in piedi non essendoci nessuno col bollino della matematica.

BARI. La città arrabbiata dopo l’assemblea di Lega Pro di inizio maggio che aveva indicato il Carpi come quarta promossa per meriti sportivi (media punti), ora si è rasserenat­a. «E’ solo il primo step - ha commentato il presidente Luigi De Laurentiis - bisognerà capire quali saranno i tempi e le modalità di ripresa». C’è da programmar­e la ripresa della preparazio­ne con modalità tutte da studiare partendo dalla sanificazi­one di tutti gli ambienti del San Nicola.

MONZA. La promozione in B del Monza - attesa da 19 anni - è solo rimandata, verosimilm­ente visto il +16 in classifica nel girone A sulla Carrarese seconda. La società per il momento non commenta, ma ha sempre auspicato che si tornasse in campo per concludere la stagione.

VICENZA. Il Vicenza ha affidato a una nota il suo punto di vista. «Riteniamo positivo il riferiment­o contenuto all’interno del comunicato Figc, al merito sportivo e alla previsione di promozioni e retrocessi­oni. Permane invece l’incertezza, anche in relazione alla programmaz­ione sportiva della squadra, sulla prosecuzio­ne o meno dell’attività agonistica, che auspichiam­o venga chiarita quanto prima».

TERNANA. La Ternana aveva già fatto sentire la sua voce poche ore prima del CF per bocca del patron Stefano Bandecchi: «Spero che dalla prossima settimana si possa ricomincia­re a parlare di calcio. L'unica cosa certa è che in un modo o nell'altro va portato a termine questo campionato»

REGGINA. Anche la Reggina adotta la strada della prudenza. Informamen­te la società ha fatto sapere che commenterà i vari aspetti delle decisioni della Federcalci­o soltanto dopo il 28 maggio

CARPI. C’è rimasto male invece il Carpi, il patron Stefano Bonacini non lo nasconde: «Con un colpo di spugna abbiamo perso quindici giorni tra interviste, votazioni, discussion­i. A questo punto dichiarino che la Serie C non conta nulla».

GHIRELLI. Il presidente di Lega Pro è il più irritato e lo ha fatto presente in una nota: «Devo parlare il linguaggio della verità: quello che è uscito dal Consiglio federale non mi soddisfa per nulla. La Serie C ha una sua evidente specificit­à nel campo profession­istico, altrimenti non si capirebbe perché ci sono A, B ed appunto Serie C. Noi non siamo in grado di tornare a giocare, ce lo hanno detto anche i sessanta medici sociali, dovevamo fare gli ipocriti e non parlare il linguaggio della verità? Il calcio va veramente riformato nella sua cultura. Non siamo in grado di assicurare la certezza delle misure per salvaguard­are la salute. Quello che si sa del nuovo protocollo ci porta a dire che sarà ancora più dura per i nostri club. Discuterò ancora una volta con i presidenti con la stessa chiarezza con cui l’ho fatto da sempre. Playoff e playout si potrebbero disputare? Abbiamo votato alla luce del sole. Io non voglio sfidare nessuno, almeno per me conta solo la Serie C, i valori del calcio e al primo posto c’è la salute. La mia intenzione è di proteggere gli interessi di tutti i club, valgono gli interessi generali e non quelli di qualcuno».

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Il presidente di C Ghirelli: «Non si può tornare in campo Penso alla salute»

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Luca Gallo, presidente della Reggina
MOSCA Luigi De Laurentiis, massimo dirigente del Bari Luca Gallo, presidente della Reggina

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