DISTANTI MA DI CORSA È LA NUOVA ATLETICA
Partenze scaglionate (come le cronometro di ciclismo) per le prove dagli 800 in su, corsie alternate per quelle più brevi. Giomi: «In una fase come questa è giusto sperimentare»
L' atletica al tempo del Crononavirus assomiglia sempre più all'atletica del futuro. Per rispettare, e restare in sicurezza, le ferree regole del distanziamento fisico, si stanno affermando nuovi format, alcuni dei quali destinati a sopravvivere anche una volta superata l'emergenza sanitaria. Come il mezzofondo in pista a cronometro.
DRIVE IN. Dopo il successo dell'asta in giardino, con i confronti a distanza tra i big della specialità che hanno fatto registrare sui social milioni di spettatori virtuali, il 12 giugno al drive-in di Dusseldorf, invece del cinema andrà in scena una gara di asta con atleti europei di livello. Sarà in assoluto il primo evento evento sportivo dal lockdown con spettatori in carne e ossa che, in sicurezza, potranno seguire la gara comodamente seduti nelle loro auto. Mentre ieri sera, nel cuore di Stavanger, i terribili fratelli Ingebrigtsen (Jakob e Henrick) si sono esibiti in una corsa sui 5 km “a cronometro” con partenze distanziati di 30”.
A DISTANZA. Un anticipo di quello che vedremo il 16 giugno al Bislett di Oslo con gli “Impossible Games”, meeting sui generis che ha la bollinatura di World Athletics. In cui il recordman dell'asta, lo svedese Duplantis e l'ex primatista, il francese Lavillenie si sfideranno a distanza. E che vedrà tentativi di primato anche nei 2000 metri e nei 300 ostacoli con un pubblico solo televisivo.
L’ITALIA. Anche da noi l'atletica cerca di ripartire con nuove regole e tanta fantasia. Dopo il posticipo al 2021 dell'Olimpiade e la cancellazione degli Europei a Parigi di fine agosto, la Fidal ha rivisitato il calendario. Le linee-guida, frutto del lavoro di Cts, Politecnico di Torino e Fidal, hanno determinato lo sdoppiamento dei campionati italiani su pista, con uno slittamento a fine agosto per le specialità fino a 800 metri (a Padova invece che a La Spezia) e per le distanze oltre i 1500 a Modena a fine ottobre.
«Stiamo rivedendo il riposizionamento di alcuni nostri meeting, che avranno format ridotti - ha spiegato il presidente Fidal Alfio Giomi - Ne abbiamo discusso anche con il presidente di World Athletics, Seb Coe. Siamo concordi nell'esplorare tutte le possibilità in questa fase, anche con iniziative innovative che potranno essere adottate in forma permanente, come le corse a cronometro o ad inseguimento in pista oltre i 400».
SOLUZIONE. Le novità più rilevanti riguardano i nuovi format gara. Nella velocità (100, 200 e 400) ci dovrà essere una corsia vuota tra gli atleti. Questo vuol dire che su una pista a 6 corsie (tipo Savona, Rieti) potranno correre insieme solo 3 atleti, 4 in una con 8 corsie (San Paolo Napoli e Arena Milano), 5 per ogni serie all'Olimpico di Roma il cui rettilineo dei 100 è dotato di 9 corsie. Stesso distanziamento con la staffetta 4x100, i cui frazionisti dovranno essere muniti di guanti di lattice per il passaggio del testimone. Più problematica la staffetta del miglio, sarà a inseguimento o a cronometro.
SCAGLIONI. Nelle corse sopra gli 800 metri, partenze scaglionate, stile le crono su strada del ciclismo, ogni 6-8 secondi e microchip nel pettorale in uso nelle maratone di massa. Classifica finale dopo l'ultimo arrivato. Nel salto in lungo e triplo, il protocollo prevede che la sabbia della buca debba essere sanificata con uno spray dopo ogni salto. Ma ci sono dubbi sulla necessità della misura visto che è stato provato come la sabbia non trasmetta il contagio. Per il salto in alto e il salto con l'asta, invece, ogni saltatore dovrà munirsi di un telo di nylon di 3x4 (alto) e 4x5 (asta) da apporre sopra il materasso di ricaduta ad ogni salto.
RECUPERO. Anche i lanci, pur non essendo attività di contatto, dovranno rispettare alcune misure riguardanti gli attrezzi. Peso, giavellotto, disco e martello devono essere strettamente personali. E' consentito solo all'atleta raccoglierlo nella zona di ricaduta che, per alcuni lanciatori, rappresenta un aggravio di esercizio fisico non indifferente. Come non sono indifferenti i costi extra che dovranno sostenere le piccole-medie società, costrette a mettere a disposizioni attrezzi personali i cui costi per giavellotti e aste possono raggiungere anche i 2 mila euro ciascuno.
I dubbi sulla sanificazione della sabbia dopo il salto triplo e in lungo
Attrezzi personali per i lanciatori, che poi dovranno recuperarli da soli