TRA SAINZ E ALONSO F.1-MANIA IN SPAGNA
In tempi non sospetti l’aveva buttata lì, quasi per gioco. Un sondaggio su Twitter rivolto ai tifosi: «Dove mi vedete meglio, Endurance Championship, Dakar, Formula 1 o IndyCar?» Oltre 100.000 voti nel giro di poche ore, alla faccia della boutade, e un plebiscito: l’82,3% dei followers hanno concordato sul grande ritorno di Fernando Alonso in Formula 1! Da quel giorno sono passate appena tre settimane, ma sembra trascorsa una vita intera.
Seb Vettel che rompe con la Ferrari, aprendo al trasferimento di Carlos Sainz Jr a Maranello, per il tripudio della Spagna dei motori. L’effetto domino conduce, poi, Daniel Ricciardo alla McLaren e rimane lì, senza pilota, una Renault. E nella penisola iberica Renault fa rima con Alonso. Non è un caso se, da quel giorno, si è registrata un’impennata di accessi ai siti specializzati e i telegiornale iberici dedicano decisamente più spazio del consueto alla Formula 1, che paradossalmente torna al centro dell’interesse nazionale proprio nel momento in cui il circus vive uno dei momenti più difficili della sua storia a causa della pandemia.
Il valore dei diritti Tv s’impenna a 100 milioni di euro. Fernando: «Sto molto bene e sono motivato»
DIRITTI ALLE STELLE. Il ritorno di Alonso, uscito dalla Formula 1 alla fine del 2018 per l’indisponibilità di una macchina compertitiva, sarebbe la ciliegina sulla torta per la Spagna dei motori. All’indomani dell’ufficializzazione di Carlos Sainz con la Rossa, il Periodico de Catalunya ha reso pubblica la prima conseguenza dell’approdo del terzo pilota con passaporto spagnolo su una Ferrari, dopo il mitico Marchese Alfonso de Portago, negli anni 50, e lo stesso Fernando Alonso, tra 2010 e 2014. Da un giorno all’altro il prezzo dei diritti tv si è impennato da 65 a 100 milioni tondi tondi. Situazione di cui deve prendere atto Movistar, che fino al termine dell’anno deterrà i diritti in esclusiva del Mondiale, e l’agguerrita Dazn, che dopo essersi assicurata l’esclusiva per il MotoGP pare decisa a rilanciare assicurandosi anche quella sulla Formula 1, a partire dal 2021, sebbene la piattaforma rivale sembri determinata a vendere cara la pelle.
«Stiamo scommettendo forte sulla Formula 1 ormai dal 2014 ed è nostra intenzione proseguire», ha fatto sapere Movistar attraverso i suoi canali ufficiali. «Dovremo ripensare alle condizioni, però è evidente che l’arrivo di Sainz alla Ferrari aumenta esponenzialmente l’interesse per questo sport in Spagna». Inutile dire che con Alonso nuovamente in pista sarebbe un vero tripudio e i prezzi, in vista dell’asta, aumenterebbero ulteriormente, ma anche gli abbonati.
L’IDEA MERAVIGLIOSA. Segnali di un realistico ritorno di Alonso nella scuderia in cui ha conquistato le sue due corone iridate, nel frattempo, sono arrivati anche dal diretto interessato, che tra una pedalata e l’altra nell’idilliaco scenario delle vallate svizzere in cui ha deciso di trascorrere le sue giornate nell’epoca della pandemia, si è concesso un’apparizione in una chiacchierata telematica organizzata dalla Scuola Universitaria Real Madrid, per riflettere a voce alta sul suo futuro prossimo.
«Fisicamente sto molto bene e posso dire lo stesso anche a livello di motivazioni», la prima considerazione dell’asturiano, che in luglio compirà 39 anni. «Per correre nuovamente la Dakar ho ancora diversi anni davanti, per cui mi piacerebbe tornare a misurarmi in una delle massime categorie dell’automobilismo. Vediamo se sarà Formula 1, Endurance o IndyCar. Ho già un’idea in testa. Per ora posso solo dire che la prossima tappa sarà importante e ai massimi livelli». Le parole di Alonso, unite alla necessità della Renault di recuperare un uomo immagine capace di attrarre nuovo interesse e, soprattutto, nuovi sponsor, hanno suscitato l'entusiasmo dei tifosi iberici, che ora sperano davvero nel grande ritorno.