Corriere dello Sport

Rossa nel Mondiale: 70 anni d’amore

- Di Gabriele Fontanelli

Una Rossa per tutte le stagioni. Oggi ricorrono 70 anni dal debutto della Ferrari in F.1 e da allora la Rossa è stata un punto di riferiment­o, unica squadra ad aver disputato tutte le stagioni del Mondiale.

Il giorno in cui per la prima volta il campionato si tinse di rosso arrivò il 21 maggio 1950 in occasione del GP Monaco, seconda gara stagionale e seconda in assoluto del neonato Mondiale Piloti. La Ferrari aveva disertato la storica apertura nel GP Gran Bretagna, disputata appena una settimana prima con motivazion­i che nei decenni si sono poi alternate tra realtà e leggenda.

SOLDI O TECNICA? Si disse che

Enzo Ferrari si fosse lamentato dello scarso ingaggio offertogli per essere a Silverston­e, ma la motivazion­e era probabilme­nte più tecnica: la vettura non era pronta e serviva altro tempo per la messa a punto. La storica monoposto era la 125 S, non una novità assoluta: come gran parte degli altri team, tutti provati dalle conseguenz­e della Guerra Mondiale, la Ferrari non aveva avuto modo di elaborare un progetto del tutto nuovo e aveva sviluppato la 125 S originale nata nel 1947.

Al debutto in F.1 nel GP Monaco 1950 la Rossa si presentò con tre piloti: i nostri Alberto Ascari e Luigi Villoresi e il francese Raymond Sommer. A questi si aggiunse il britannico Peter Whitehead, iscritto con una vettura privata, che non superò le qualifiche. Toccò dunque ai primi tre difendere in gara i colori della Rossa.

INCIDENTE E LENTEZZA. Appena il tempo di partire e la Ferrari incappò nel primo, grande incidente del Mondiale: durante il primo giro una collisione tra Nino Farina (Alfa Romeo) e Josè Froilan Gonzalez (Maserati) innescò un groviglio che provocò il ritiro di ben nove piloti. Gli alfieri della Rossa uscirono indenni e proseguiro­no in una gara che si sarebbe rivelata di una lentezza esasperant­e: dopo ben 100 giri percorsi alla media di 98,700 km scese la bandiera a scacchi su quel GP di Monaco, certificat­o a tutt’oggi come la gara di Formula 1 più lenta di sempre.

Per la Rossa il bilancio fu lusinghier­o: con il secondo posto di Ascari ottenne il primo podio in F.1 e completò la festa con la quarta piazza di Sommer. L’Alfa Romeo dominò la stagione e conquistò il titolo con Nino Farina, ma per trovare un pilota della Rossa sul gradino più alto del podio ci sarà da attendere il GP Gran Bretagna del 1951. Con il GP di Monaco del 1950 la grande avventura della Ferrari in F.1 era iniziata. Da lì il lungo filo rosso da cui non riusciamo più a staccarci.

Il 21 maggio 1950 la Rossa debuttò in campionato: fu il GP più lento di sempre

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