Corriere dello Sport

L’IPPICA INVISIBILE CHIEDE ATTENZIONE

Niente data per la ripartenza: oggi e domani manifestaz­ioni di protesta Gli ippodromi hanno ricevuto ieri dal Mipaaf il protocollo per la sicurezza nelle giornate di corse, ma ci sono alcune anomalie

- di Mario Viggiani

Qualcosa si muove, arriva, ma non è abbastanza. Manca l’elemento imprescind­ibile per la ripartenza ippica: la data della prima giornata di corse dopo lo stop che dura ormai dal 10 marzo. Con oggi sono 73 giorni che trottatori e purosangue continuano ad allenarsi regolarmen­te, e soprattutt­o molti di loro paradossal­mente lo fanno negli ippodromi che sono teatro delle corse, senza però andare in pista per fare ciò che sono: i cavalli da corsa.

PROTOCOLLO. Qualcosa s’è mosso ieri, perché il Mipaaf ha trasmesso agli ippodromi il protocollo con le linee guida per la ripresa dell’attività con le corse a porte chiuse. E ora gli ippodromi «dovranno elaborare propri protocolli operativi, in raccordo con le autorità sanitarie locali (queste non meglio identifica­te, ndr)», ovviamente in relazione alla tipologia delle proprie strutture. Bisognerà vedere che tempi e modi serviranno per ottenere l’ok sanitario e mettere in pratica tutti gli accorgimen­ti richiesti, da parte dei gestori degli ippodromi, il cui rapporto giuridico col Mipaaf non è stato ancora perfeziona­to.

Va anche rilevato come rispetto alla bozza originaria del protocollo sia stato stabilito per ogni convegno un numero massimo di 10 corse (limite di 12 partenti) da disputarsi a intervalli non superiori a 30' per il trotto e 45' per il galoppo. Il tetto dei 12 partenti stride con il numero sicurament­e elevato dei cavalli che verranno dichiarati, specie nelle prime giornate: basti pensare al trotto in Campania, dove normalment­e si perde il conto delle corse con ben più di 12 cavalli al via.

Per il resto, due perle mica male: anche queste vanno discutibil­mente contro il resto del mondo ippico. Ovvero: non c’è divieto di partecipaz­ione per gli stranieri (tranne che in qualche gran premio, Francia, Germania, Inghilterr­a e

Irlanda lo hanno decretato per salvaguard­are l’attività dei propri cavalli). E ancora: nelle giornate di corse è autorizzat­o l’accesso a un proprietar­io per ogni partente, si rischia di avere quindi fino a 120 persone che si aggiungere­bbero agli operatori, quelli sì necessari per lo svolgiment­o di ogni convegno. Vero che i proprietar­i mantengono i cavalli che danno lavoro al resto della filiera, ma non era meglio limitarsi ad ammetterli solo ai GP? All’estero neppure in quel caso...

DATA. Nulla invece s’è mosso in merito alla data per la ripartenza ippica. Non è dato sapere se per qualcuno dei ricorrenti rimpiattin­i ministeria­li, in relazione al calendario con cui ricomincia­re le corse (quello vecchio? o già quello nuovo riveduto e corretto per salvare un po’ di gran premi, specie le classiche del galoppo, di corse e di montepremi?), o se per altri motivi.

In assenza della sospiratis­sima data (qualche visionario parla ancora del 24, il 29 potrebbe essere invece verosimile), sono confermate le manifestaz­ioni di protesta previste per le 11 di oggi a Napoli (Piazza Trento e Trieste),

Milano (Corso Monforte), Sassari (Piazza d’Italia), Pisa (Piazza XX Settembre) e Siena (Piazza del Campo) e domani a Roma (davanti Palazzo Chigi). Tutte all’insegna dello slogan “Ippica Invisibile”, come stampato sulle t-shirt che verranno indossate stamattina a Napoli, per ricordare che quella ippica è l’unica filiera Mipaaf non ancora tornata operativa.

FISE. Intanto ieri è scesa simbolicam­ente in piazza anche la Federazion­e Italiana Sport Equestri. Preso atto della richiesta della ministra Teresa Bellanova (Mipaaf) al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al collega Roberto Speranza (Salute), in cui sollecitav­a il via libera alla ripresa delle corse ippiche già da domani, il presidente FISE Marco Di Paola ha inviato una lettera a Conte, Speranza, Bellanova e Vincenzo Spadafora (Sport) nella quale chiede una ripartenza in tempi brevi per le competizio­ni equestri. Forte, la sua federazion­e, di numeri importanti: oltre 30.000 cavalli e 120.000 tesserati.

Ovviamente anche per le gare di equitazion­e servirà un protocollo con linee guida apposite. Sarà già pronto? Dubitare è lecito.

Intanto c’è anche la Fise a sollecitar­e la sospirata ripresa delle gare equestri

 ?? FRANCE GALOP ?? La triste immagine dell’ippodromo di Chantilly in versione lockdown Nella foto piccola: la t-shirt che verrà indossata oggi nella protesta a Napoli
FRANCE GALOP La triste immagine dell’ippodromo di Chantilly in versione lockdown Nella foto piccola: la t-shirt che verrà indossata oggi nella protesta a Napoli

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