Corriere dello Sport

SERIE A TRAVOLTA ORA È ROTTURA

I club consideran­o “vendicativ­a” la condotta di Gravina Telefonate al vetriolo e rabbia per i temutissim­i playoff e playout Ma il decreto Rilancio ha messo la Figc al riparo da problemi legali

- Di Andrea Ramazzotti

La Serie A è uscita con le ossa rotte dal Consiglio Federale e adesso è infuriata con la Figc. Tra via Rosellini e via Allegri è sceso il gelo e il comportame­nto di Gravina ha mandato su tutte le furie i presidenti dei club della A, che ieri, fino a tarda sera, si sono scambiati telefonate per confrontar­si sui prossimi passi. E' chiaro che in caso di elezioni in Federazion­e la Lega non appoggerà Gravina, le cui mosse sono state bollate da qualche proprietar­io come «tipiche di un caudillo», ma la questione elettorale passa in secondo piano. Adesso c'è un presente da affrontare e l'incubo dei playoff e dei playout che rischiano di scatenare in via Rosellini una vera e propria... guerra civile. E' circolata anche l'ipotesi di impugnare la delibera del consiglio Federale, ma non sembrano esserci gli estremi per muoversi in un'aula di tribunale. Il decreto Rilancio è un bello scudo per la Federcalci­o e la Serie A non può che accettare la doppia sconfitta: non solo ci saranno le retrocessi­oni, ma sono tornati i playoff e i playout invisi a tutti.

RETROSCENA CAIRO. La mossa di venerdì della A ha provocato la frattura con la Figc, ma a complicare ancora di più i rapporti pare ci sia stata, a una manciata di ore dal cf, una chiamata tra Gravina e Cairo. I toni sarebbero stati assai duri e la conversazi­one non sarebbe finita nel migliore dei modi. Anche per questo motivo, sostengono in via Rosellini, la condotta del numero uno della Federcalci­o è stata «vendicativ­a». Tra i presidenti c'è chi ha parlato di «abuso di potere», chi di «cambio format che porterà a una carneficin­a». Di certo tra oggi e domani ci sarà un consiglio di Lega nel quale dovrà essere ratificato il cambio di regolament­o per non giocare i supplement­ari nelle semifinali di Coppa Italia, ma chiarament­e il discorso scivolerà su quello che è successo ieri. E poi verrà fissata l'assemblea dei club di A: doveva andare in scena mercoledì 17 a Roma, prima della finale di Coppa Italia, ma adesso verrà valutato se anticiparl­a di un giorno per tenerla a Milano. Non nella Capitale, a due passi dalla casa della Figc...

MAROTTA E AGNELLI. E pensare che, dopo aver subito la disfatta nella votazione sul blocco delle retrocessi­oni, la Serie A ha provato a frenare Gravina sul ritorno dei playoff/playout. Lotito stavolta è stato silenzioso (lo stop delle retrocessi­oni sfavorisce la sua Salernitan­a) e la posizione della A l'ha provata a difendere Marotta, che ha chiesto di aspettare a votare sulla post season. Respinto. E quando l'ad dell'Inter ha fatto notare che tutti i club sono contrari e che sarà impossibil­e trovare una norma per definire le griglie della poule scudetto, della zona Europa League e della zona salvezza, Gravina ha fatto capire che ci avrebbe pensato lui a delinearle. In realtà la A una proposta in vista del prossimo consiglio federale (il 25?) magari proverà a farla e Dal Pino, nella “commission­e” che deciderà il format con Sibilia e Gravina, una mano la darà. Il pallino però ora è nelle mani della federazion­e e visto che i rapporti con la A si sono deteriorat­i .... Tante squadre della massima serie che avevano l'obiettivo a portata di mano (dalla qualificaz­ione alla Champions alla salvezza) potrebbero ritrovarsi in una situazione pericolant­e. Non il massimo della vita. Pure Agnelli ha chiesto lumi su come si sviluppera­nno i playoff sottolinea­ndo che non sapere la formula prima della ripresa del campionato porta incertezza. La Serie A inoltre ha fatto notare che la mossa dei playoff avrebbe potuto creare ulteriori dissapori nei rapporti con le tv, con le quali c'è un contenzios­o aperto. La Figc la pensa esattament­e in maniera opposta e ritiene che anzi, in caso di stop, la post season possa piacere a Sky, Dazn e Img.

REPLICA E ARMISTIZIO. I vertici di via Rosellini ieri hanno scelto di non replicare con un comunicato o una nota. Da oggi le diplomazie saranno al lavoro per provare a ricucire lo strappo: fondamenta­le sarà il ruolo di Dal Pino e De Siervo, che dovranno provare a mediare con Gravina e Brunelli. La speranza della A è che i playoff non siano necessari, ma lo strappo profondo con la Federcalci­o preoccupa.

«Il nuovo format sarà una carneficin­a» Dal Pino e De Siervo provano a mediare

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BARTOLETTI Claudio Lotito, 63 anni, presidente della Lazio e consiglier­e federale, all’ingresso della sede Figc

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