Calcagno: «Alcune perplessità» Ma ora il focus è sui contratti
ROMA - «Abbiamo votato in linea con quanto deliberato le volte precedenti». Uscendo dal consiglio federale, il vicepresidente dell'Associazione Italiana Calciatori ha fatto il punto della situazione: «Lo stop alla stagione regolare della Lega Pro ci piace molto poco, così come il blocco anticipato dei campionati nei dilettanti - le parole di Umberto Calcagno Mentre sul femminile speriamo che questo stop possa rappresentare un punto di partenza per andare subito al professionismo. C'è rammarico, ma prendiamolo come spunto per compiere il vero di salto di qualità».
Il tema che forse interessa di più chi scende in campo si è discusso in una sorta di “secondo tempo” pomeridiano: i contratti che scadono il 30 giugno. Soltanto per restare alla Serie A, ben 50 accordi dal primo luglio non saranno più validi, ma la stagione com'è noto finirà ad agosto. Le casistiche sono numerose anche in Serie B e in Serie C: prestiti secchi, con diritto o con obbligo di riscatto, oppure contratti di lavoro pluriennali che terminano.
La Figc ha redatto una bozza per prolungare fino al 31 agosto tutti questi accordi. È un protocollo d'intesa sul quale ieri pomeriggio i tecnici della federazione, dell'Assocalciatori e delle leghe si sono confrontati, rinviando ai prossimi giorni l'approvazione e l'eventuale ratifica in consiglio federale. C'è un'indicazione chiara della Fifa e la Figc dovrà rispettarla: concludere i campionati con le stesse rose per non alterare gli equilibri. Un po' come è avvenuto per gli stipendi, potrebbe aprirsi il fronte delle trattative individuali club-tesserati, ma una cosa è certa: chi deciderà di cambiare maglia il 30 giugno (non rinnovando il proprio contratto, o rifiutandosi di scendere in campo) certamente non potrà disputare una partita ufficiale con il nuovo club fino a settembre, restando così ai box per due mesi.