Corriere dello Sport

MERTENS RE DI NAPOLI

Velocità e classe per la finale Vuole restare da solo sul trono del gol azzurro: l’Inter è avvisata Coppa dei Campioni 1987: nel tempio dei blancos senza pubblico gli insulti contro la squadra azzurra

- Di Antonio Giordano

Non avevamo capito niente: però anche lui, eh, tutti quegli anni a starsene defilato, un uomo solo già a distanza sociale, innamorato perso di se stesso e del dribbling. Mai una volta che gli fosse venuto il dubbio o che avesse avvertito il sacro fuoco del bomber: si accontenta­va di quel ruolo un pochino marginale, adesso si può dire, mentre invece dentro di sé nascondeva un protagonis­ta, anzi il primo attore. Dries Mertens può ancora (forse per poco) guardare dall’alto in basso il suo amico Romelu Lukaku: vi sembrerà strano, e infatti lo ma mica solo fisicament­e, perché anche le statistich­e ci mettono qualcosa e per il momento dicono che con le squadre di club stiamo (anzi stanno) 222 a 210. Poi vedremo cosa succederà, questo non si può prevedere, ma intanto la sfida è cambiata recentemen­te, ormai sono quattro anni, e da quel momento, fu un caso e certo un intervento del destino, è cominciata una vita nuova.

ESPLOSIONE. Dei numeri, almeno di loro, bisogna fidarsi: Dries Mertens diventa un centravant­i, e sembrava dovesse essere un falso nueve, nell’ottobre del 2016, quando il Napoli (ri)perde Milik e Gabbiadini non convince Sarri. E’ una scelta che sa di intuizione a suo modo geniale ed in effetti lo diventa, perché in quell’uomo che intanto è divenuto scugnizzo per acclamazio­ne e lo chiamano Ciro, c’è un attaccante: ventinove reti (dal momento in cui viene investito delle responbsab­ilità della prima punta) in appena trentasei partite, è pure stucchevol­e mettersi a far la media. Basta, per cominciare, il confronto con il suo predecesso­re, quello del Mertens terzo di sinistra, alter ego di Insigne, duqque un esterno di fatto: ci sono trentaquat­tro gol in tre stagioni, dense di 138 partite. Fate voi.

LA GIOSTRA DEL GOL. Mertens ha l’istinto del killer, le movenze del centravant­i moderno, l’eleganza del fine dicitore e pok una voracità che squarcia: da quando gli è stato cucito addosso l’abito del bomber, ne ha segnate ottantadue, era sperduto nelle classifich­e degli specialist­i ed ora è diventato il re dei bomber dei 94 anni del Napoli, condivide il trono con Hamsik ma gliene manca uno per starsene da

solo. Bell’amico.

Gennaro Gattuso valuta tutte le situazioni negli allenament­i a Castel Volturno: al momento questa la formazione che affronterà sabato l’Inter al San Paolo: Politano in vantaggio su Callejon.

CAPOLAVORI. Mertens è l’ultimo goleador internazio­nale, quella simpatica canaglia che ha fatto tremare il Barcellona al San Paolo, con uno di quei capolavori che appartengo­no ad un genio, alla sua classe straripant­e ma anche alla faccia tosta che non gli manca: perché in una serata del genere, ottavo di Champions League al cospetto di Messi, bisogna avere una sacra esuberanza per andare a cercare e a trovare l’incrocio dei pali.

RINNOVA. Napoli-Inter è stata la sua partita personalis­sima, per settimane intere, nel silenzio rumoroso d’una trattativa per il suo contratto vissuta senza veli: poteva andarsene a Milano, ci sono stati contatti, confermati da Ausilio, e un’umanissima tentazione di rimettersi in gioco, altrove, diversamen­te. Poi ha prevalso la scelta di vita, ch’è anche quella del cuore, e adesso mancano sempliceme­nte le firme sul rinnovo biennale (e opzione per il terzo), con tutti quei bonus tra i quali c’è anche la parola scudetto. Napoli-Inter ricomincia sabato sera e dentro questa sfida che vale la finale di coppa Italia c’è un derby in famiglia tra Mertens e Lukaku, amici strettissi­mi in Nazionale e rivali per una notte: però si riparte da 222 a 210 e forse non è colpa di nessuno se non s’era avvertita quest’anima rock nel principe azzurro. Non si smette mai di scoprirsi: luci al San Paolo, please.

Dries Mertens sinora ha realizzato ventuno reti con l’FC Utrecht, quarantaci­nque con il Psv e centoventu­no gol con il Napoli

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Lorenzo insigne e Arturo Vidal
PRESENZE NEL NAPOLI
RETI AZZURRE
Dries Mertens 33 anni attaccante del Napoli
MOSCA ANSA Matteo Politano, esterno d’attaccp azzurro Lorenzo insigne e Arturo Vidal PRESENZE NEL NAPOLI RETI AZZURRE Dries Mertens 33 anni attaccante del Napoli
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MOSCA

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