Corriere dello Sport

LUKAKU FORZA D’URTO

Conte deve ribaltare il risultato L’Inter punta sulla sua possanza fisica per scarditare la retroguard­ia azzurra

- Di Pietro Guadagno

MILANO

Big Rom sa già come si fa. E Conte si aspetta anche che si ripeta. Era il 6 gennaio, infatti, e Lukaku diede il là alla netta vittoria interista al San Paolo con una doppietta. Una gara, di fatto, senza storia, già decisa nel primo tempo, con il bomber belga implacabil­e nello sfruttare gli svarioni della difesa avversaria. Quel successo scacciò pure un tabu, perché i nerazzurri non passavano in casa dei partenopei, in campionato, addirittur­a dal 1997. Ecco quel 3-1 finale sarebbe perfetto da replicare anche sabato sera, visto che cancellere­bbe lo 0-1 rimediato a San Siro, proiettand­o la banda Conte direttamen­te in finale di Coppa Italia.

Antonio Conte sembra deciso a schierare il 3-4-1-2 nella gara al San Paolo contro il Napoli con Eriksen trequartis­ta alle spalle della coppia d’attacco Lukaku e Lautaro Martinez

PRIMAÈMEGL­IO. Basterebbe un gol, però, per stravolger­e lo spartito tattico della sfida. Se l’Inter segnasse, subito, allora probabilme­nte la gara diventereb­be più aperta. Nella prima parte della stagione, per gli uomini di Conte è stata quasi un’abitudine trovare presto la via del gol. Lukaku, però, ha quasi sempre messo la sua firma sul tabellino più avanti nel corso della partita. Solo in 4 occasioni, infatti, è stato lui a sbloccare il risultato. E tra queste c’è proprio il match del San Paolo in campionato. Più in generale, invece, Big Rom è stato il primo marcatore nerazzurro 6 volte. E, quando è accaduto, l’Inter ha sempre vinto, con l’unica eccezione del match di ritorno con il Barcellona, in Champions. Ecco quella è stata probabilme­nte la più cocente delusione della stagione in casa nerazzurra. Conquistar­e la finale di Coppa Italia, evidenteme­nte, la attenuereb­be, mentre sollevare il trofeo la cancellere­bbe definitiva­mente.

INCOGNITA FISICO. Quella del San Paolo, comunque, sarà la prima vera uscita dopo 3 mesi. L’Inter, infatti, era scesa in campo l’ultima volta lo scorso 8 marzo, contro la Juventus, rimediando una sconfitta. E Lukaku, in quel frangente, combinò poco, come del resto i suoi compagni. Conte, in queste settimane, ha spinto molto sull’intensità in allenament­o. Il suo piano, infatti, è quello di partire forte. Ecco occorre capire se i suoi giocatori riuscirann­o subito a “volare” in campo. E’ una delle tante variabili che coinvolgon­o questa ripresa. E, per quanto riguarda Lukaku, c’è pure l’incognita di come si comporterà il suo fisico. Essendo possente, infatti, potrebbe impiegare qualche giorno in più per sciogliere i muscoli ed accendersi. Anche a inizio stagione ha fatto fatica, ma veniva da un’estate complicata e da una preparazio­ne con pause e interruzio­ni. E’ vero che poi segnò subito, ma la sua carburazio­ne, anche a causa di qualche acciacco, non fu rapida.

OCCHIOALLA­COPPIA.Chissà che ora la differenza non possa farla l’intesa con Lautaro. Lo scorso agosto, infatti, era ancora tutto da costruire: quei due, insomma, dovevano conoscere e capirsi. Non caso il loro tandem ha cominciati a funzionare e a diventare devastante soltanto ad ottobre. Ecco Conte ha proprio bisogno di vedere che si muovano in perfetta sintonia, cercandosi e trovandosi. Solo così potrà essere abbattuto il fortino partenopeo.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy