KOULIBALY, TORNA IL BIG DA 100 MILIONI
Finalmente Kalidou potrà riprendere il suo posto al centro della difesa Uno dei più forti difensori in Europa punta a chiudere la stagione raccogliendo il massimo in Coppa Italia, campionato e Champions
Cento milioni di ottimi motivi per ricominciare a parlare di calcio. Per raccontare il ritorno del calcio in generale e poi anche il suo, Kalidou Koulibaly, grande protagonista del mercato del lockdown che un giorno sì e l’altro pure è stato accostato ai club di Premier, Ligue 1 e Liga. La sua stagione, del resto, non è nata e neanche proseguita nel migliore dei modi, sotto il profilo delle prestazioni: basti pensare all’autogol con la Juve tanto per dirne una, cioè la prima, e poi soprattutto all’infortunio rimediato con il Parma. Il debutto di Gattuso sulla panchina azzurra: ecco, anche Rino è molto curioso di scoprire cosa significhi avere Kalidou dalla propria parte. Meglio ancora se in forma: oltre allo sfortunato esordio, durato per altro 5 minuti, il tecnico lo ha potuto schierare soltanto con il Lecce, e per nulla al top. Poi, nuova pausa per recuperare la condizione e via: la sospensione. Il mondo in stand-by e Koulibaly invece a correre più forte di prima per accelerare il recupero e per farsi trovare pronto. Tutto chiaro? L’occasione è servita: sabato, semifinale decisiva di Coppa Italia con l’Inter, il ritorno dello sport, del Napoli e del suo gigante. Mister 100 milioni di euro, cioè quanto lo valuta De Laurentiis, e un motivo ci sarà: non resta che riscoprirlo.
IL PALLONE. E allora, finalmente ci siamo: tra qualche giorno si parlerà di Koulibaly perché dovrà vedersela con Lukaku e gli altri, sì; perché dovrà aiutare la squadra a difendere il vantaggio accumulato nell'andata di San Siro, senza di lui per altro, e poi combattere a modo suo per conquistare la finale. Il mercato può aspettare, in archivio per favore: d’accordo la corte spietata dello United, gli ammiccamenti francesi del Psg e gli sguardi fieri delle grandi di Spagna, tutto normale, però da sabato in poi il suo mondo sarà di nuovo azzurro. Soltanto azzurro e un bel po’ a spicchi, come il pallone che tornerà a rimbalzare 105 giorni dopo l’ultima partita giocata il 29 febbraio con il Torino. Ancora al San Paolo e ancora una volta senza di lui. Proprio così.
CHE LAVORO. Da quando è arrivato da queste parti, dicevamo, Gattuso è riuscito a contare su Kalidou per 95 minuti appena. Ovvero: l’avvio choc con il Parma, 5 minuti in cui ha rimediato uno svarione e un infortunio serio; e poi 90 con il Lecce, partita di grandissima difficoltà personale al cospetto di Falco e soci. Non stava granché, il principe dei difensori, eppure la voglia di rientrare lo indusse a forzare i tempi e anche a fare un po’ finta di niente. E’ il passato, comunque: da quella domenica, 9 febbraio, Koulibaly ha seguito un programma personalizzato che sabato, nonostante la quarantena e un mese di lavoro molto intenso, dovrebbe restituirlo a Rino e al Napoli in una condizione quanto meno soddisfacente.
MOMENTO GIUSTO. E sia chiaro: con Manolas infortunato, momento migliore non poteva scegliere per farsi trovare pronto. Nuovamente pronto e decisamente intenzionato a dare un senso a una stagione complessa e anzi surreale, proprio come il resto della squadra. La prima
I minuti azzurri
Presenze stagionali missione, insomma, sarà centrare la finale di Coppa Italia, e la seconda eventualmente vincerla. A suo tempo: l’importante è cominciare. Ritornare e ricominciare: e Kalidou, si sa, ha più di cento milioni di ottimi motivi per lasciare il segno.