Corriere dello Sport

Barrow e Palacio già a pieni giri Buona anche la prova di Santander

Tecnico soddisfatt­o del test della squadra che ha cercato di seguire i suoi consigli tattici

- Di Matteo Fogacci

Musa Barrow nel bene e nel male. L'attaccante ha lasciato la sua impronta nella partitella finale che ha chiuso la seduta di ieri pomeriggio. In 13 minuti a campo ridotto ben quattro reti, ma anche l'errore dal dischetto proprio di Barrow che ha centrato il palo, così come un'altro legno lo ha colpito con la solita giocata a giro Orsolini. Le altre reti sono state di Skov Olsen e Bani, proprio nell'ultima azione dell'incontro, mentre per la squadra con la casacca il 3-1 l'ha segnato Santander. Al termine tutti i vincitori in posa per la fotografia che ha voluto immortalar­e pochi minuti giocati ad altissima intensità. A due settimane esatte dall'esordio in campionato con la Juventus, Mihajlovic ha chiesto a tutti il massimo impegno e le tante reti e le occasioni create hanno fatto capire che l'abnegazion­e è stata davvero notevole. Hanno disertato l'allenament­o Sansone e Krejcì per motivi personali, mentre un lavoro a parte ma di alta intensità, con molte ripetute sul campo dietro la palazzina, lo hanno svolto Dominguez e Schouten. Una scelta precauzion­ale da parte dei dottori che hanno voluto evitare ai due gli scontri della partitella. Entrambi dovrebbero essere regolarmen­te con i compagni già dall'allenament­o di questa mattina che sarà ancora una volta a porte chiuse. Su tutti, nonostante abbia cominciato a lavorare con i compagni con qualche settimana di ritardo, c'è sempre Rodrigo Palacio. L'attaccante argentino, nonostante i 38 anni compiuti a febbraio, sembra una trottola in perenne movimento. Nel giro di un secondo lo si trova un po' in tutte le parti del campo nel tentativo di agevolare il lavoro dei compagni di squadra. Certo, lascia spesso ad altri la conclusion­e, ma se si cerca nel manuale dell'attaccante qualcuno utile alla squadra il suo nome è sicurament­e in cima alla lista.

FORMAZIONI. La scelta di Mihajlovic è stata ancora una volta quella di far giocare assieme Danilo e Denswil, i due centrali che, vista l'assenza di Bani, saranno sicurament­e titolari nella prima partita alla ripresa del campionato, mentre si sta cercando l'assetto migliore per quanto riguarda i ruoli dove vi sono delle possibili alternativ­e. Ieri, al fianco dei due, sono stati scelti Mbaye a destra e Bonini a sinistra, con Tomiyasu e Dijks nell'altra formazione dove al centro erano presenti Corbo e Bani. L'assenza di alcuni centrocamp­isti di ruolo ha portato il tecnico a inserire nel 4-2-31 con il quale erano schierate entrambe le formazioni, Poli e Soriano da una parte, con Medel e Baldursson dall'altra, mentre Svanberg e Cangiano hanno svolto il lavoro di trequartis­ti. Buona anche la prova di Santander che sembra aver recuperato la miglior condizione e, oltre alla fisicità, cerca i compagni con scambi veloci e torna spesso, aiutando anche in fase difensiva. Davanti a tutto lo staff dirigenzia­le del Bologna seduto in panchina, Mihajlovic è uscito soddisfatt­o da una seduta nella quale i suoi hanno cercato di seguire tutti i consigli del tecnico. Molte verticaliz­zazioni, ma pure tante conclusion­i a rete, per recuperare quella voglia di segnare una rete in più dell'avversario che è sempre stata la caratteris­tica del gioco del Bologna dall'avvento del tecnico serbo.

Danilo e Denswil schierati assieme: saranno titolari alla ripresa del torneo

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SCHICCHI Un contrasto di gioco con in primo piano Takehiro Tomiyasu

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