Corriere dello Sport

La filosofia di Kyrgios «Gli allenatori? Inutili»

«Preferisco fare da solo: gioco e poi vado a bere una birra. Ma io non punto a vincere uno Slam»

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Giocare il primo turno agli Us Open vale 58.000 dollari. Flashing Meadows è un torneo ricchissim­o che mette in palio, in tutto, 16 milioni di dollari incassando­ne però 300. Che alimentano il movimento Usa

«Io con un coach a tempo pieno? Sarebbe un incubo». Per Novak Djokovic giocare gli Us Open senza il suo solito staff sarebbe un dramma, per Nick Kyrgios, talentacci­o senza inibizioni, poter fare a meno dell’allenatore è un sollievo.

AIUTO. In tanti nelle ultime cinque, sei stagioni hanno provato a dargli una mano, compresi il capitano australian­o di Coppa Davis Lleyton Hewitt, il suo grande amico Andy Murray e persino, in uno slancio di umanità che gli è costato caro, il giudice di sedia dell’Atp Mohamed Lahyani (che si beccò una sospension­e per essere sceso dal seggiolone durante una delle giornate di luna storta del fenomeno e avergli detto: ‘sono qui per aiutarti’).

MEGLIO SOLO. «Personalme­nte ha spiegato Nick chattando con il suo amico Elliot Loney in un lungo podcast - ritengo che assumere un coach sarebbe uno spreco di denaro. Penso che siano pagati un po’ troppo. Inoltre, io non ho come obiettivo vincere un torneo dello Slam. Voglio solo continuare a modo mio, divertirmi e sempliceme­nte giocare a tennis. Ingaggiare qualcuno non avrebbe senso, e non mi andrebbe di far sprecare tempo anche a lui. Non sarebbe pronto, non vorrei far vivere un incubo pure a lui. A questo punto della mia carriera ormai è troppo tardi per avere

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