Corriere dello Sport

Quarantena tutto risolto: la A può finire

C’è la circolare: andrà in isolamento solo chi risulterà positivo, la squadra giocherà Spadafora scrive alla Serie A ma dai club nessuna risposta: l’ostacolo per le gare in chiaro sarebbe il divieto di pubblicità

- Di Pietro Guadagno

Verrà messo in isolamento solo chi risulterà positivo

uarantena soft sì, partite in chiaro ancora no. A 24 ore dalla ripresa del campionato, il nostro calcio scioglie un nodo fondamenta­le per completare, sul campo, la stagione, mentre resta in standby la visione per tutti di un paio di gare del prossimo weekend. A questo punto, davanti al pessimismo che ieri trapelava dalla Lega, per sbloccare la situazione pare che diventi obbligator­io un intervento del Ministro Spadafora. La verità è che quella di ieri è stata una giornata di attesa, ma anche di grande concitazio­ne: l’ennesima, verrebbe da dire. Solo in serata, infatti, è arrivata la circolare del Ministero della Salute, a firma del dottor Rezza, direttore generale dell’Istituto Superiore della Sanità. Ora è ufficiale che, in caso di positività di un membro del gruppo-squadra, solo il soggetto in questione finirà in quarantena. I compagni entrati in contatto con lui, invece, rimarranno isolati in ritiro, ma potranno comunque disputare le partite previo test molecolare che ne accerti la negatività il giorno stesso della gara. Significa, quindi, che domani Pordenone-Venezia si giocherà regolarmen­te. «La circolare è un ulteriore passo avanti per il completame­nto della stagione sportiva – ha affermati Gravina -. Ringrazio il Ministro Speranza e tutto il Governo. Auspico adesso con grande senso di responsabi­lità, a partire dai tifosi che alimentano ogni giorno la passione per il calcio, che si adottino comportame­nti che non vanifichin­o gli sforzi fatti».

PUBBLICITÀ. Tornando al calcio in chiaro, la tensione ieri si è alzata nel momento in cui dagli uffici di Spadafora è stata inviata una lettera alla Lega (con in copia tutti i licenziata­ri) nella quale veniva chiesta la disponibil­ità alla trasmissio­ne “free” di due gare e alla riduzione dell’embargo per gli highlights. Tuttavia, da via Rosellini non è mai arrivata una risposta. Anzi, i club riuniti in Assemblea (durata poco più di un’ora) hanno stabilito che non poteva essere quello l’iter e che occorreva un intervento normativo. A quanto risulta, il principale ostacolo sarebbe il divieto di inserire spot pubblicita­ri durante la partita e pure nei 15’ precedenti e successivi. In questo senso, ci sarebbe anche la pressione di Mediaset. E, allora, come premesso, pare che Spadafora si sia deciso a intervenir­e: lo farà oggi, così da rispettare il piano già studiato, che prevede Verona-Cagliari sul canale Youtube di Dazn e Atalanta-Sassuolo su Tv8, mentre la Rai, alle 21.30, dopo il Tg2 potrà trasmetter­e gli highlights delle gare già disputate. A proposito di clima teso, continuano le schermagli­e tra Sky e Lega. Da via Rosellini, infatti, sarebbe arrivato l’avvertimen­to che, senza il pagamento dell’ultima rata da morosa, alla pay-tv di Santa Giulia non sarebbe concessa la partecipaz­ione al bando per i diritti 2021-24. Ma Sky ha replicato che prima occorre attendere la risposta del Tribunale alla richiesta di decreto ingiuntivo, che ancora non è arrivata.

CONTRATTI. Intanto, avanza, ma sempre a passi lenti, anche l’accordo quadro per il prolungame­nto dei contratti e dei prestiti in scadenza il 30 giugno. Ieri, in Assemblea, i club del massimo campionato hanno votato il documento, approvando­lo, ma non c’è stata alcuna delibera in questo senso: occorrono altri passaggi. Peraltro, si tratta di una “cornice normativa”, un percorso da seguire, ma resta necessaria un’intesa singola, tra i giocatori e i club coinvolti. E, nelle varie situazioni, potrebbe anche incidere il fatto che siano stati pagati o meno gli stipendi di marzo e aprile. Se non altro, in questo caso non c’è l’urgenza per la ripresa del campionato, ma al 30 giugno mancano una decina di giorni e il rischio è quello di arrivare ancora una volta all’ultimo momento.

CONSIGLIO. Per concludere, non arriverà oggi la delibera della Federcalci­o su play-off e play-out. Via Allegri, infatti, anche per dare un segnale di coesione, ha deciso di attendere il Consiglio di giovedì prossimo per ufficializ­zare i termini della post-season. Del resto, si tratta di un atto dovuto, un passaggio formale obbligato, visto che è la principale alternativ­a ad un nuovo stop del campionato, eventualit­à che però dovrebbe essere scongiurat­a attraverso quarantena soft, e andrà comunicata anche all’Uefa. Ad ogni modo, come già emerso, è stato scelto un format asciugato, rispetto all’idea iniziale. Di fatto ci sarà solo un play-off scudetto, riservato alle prime 4 squadre in classifica, con semifinali in gara secca e sempre 2 risultati su 3 a favore delle formazioni meglio piazzate, e un play-out tra la 17ª e la 18ª per stabilire la terza retrocessa, mentre 19ª e 20ª saranno già condannate alla B.

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Spadafora, ministro dello sport

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