CIRO RIPARTE DA BERGAMO
Dopo quattro mesi sta tornando in campo il centravanti più determinante della Serie A Meno 9 dal record di Higuain, deve recuperarne 4 a Lewandowski per la Scarpa d’Oro: all’Atalanta segnò la sua prima rete alla Lazio
Ronaldo e Dybala hanno steccato, Lukaku e Lautaro sembravano fantasmi al San Paolo. Ciro al bersaglio prepara la fionda: da quattro mesi non aspetta altro che ripartire. Gli mancano i gol e gli abbracci, lo aveva confessato verso la fine di marzo, quando eravamo alle prime settimane di lockdown. Inzaghi e la Lazio si aggrappano a Immobile, il centravanti più determinante della Serie A, per alimentare la volata scudetto. Ciro ha realizzato 27 gol in 26 giornate, gli sono bastati 101 tiri. Molti meno rispetto a Ronaldo, specializzato nel cercare la porta dai 15 metri: 21 reti con 130 conclusioni per l’asso portoghese, costretto ora a giocare nel ruolo di vero centravanti e senza l’assistenza di un ariete che gli apra gli spazi. Immobile ne ha segnati 10 su rigore e 17 in movimento con 90 tiri. Le statistiche di Opta rivelano il suo rendimento super: è andato oltre le aspettative e le previsioni, per gli expected gol (calcolati in base alla carriera e su una probabilità ricavata da 300 mila tiri) avrebbe dovuto segnare 20 reti e invece ne ha realizzati 7 in più. L’augurio
e la speranza della Lazio è che si ripeta e si conservi sino alla fine del campionato sugli stessi livelli. Basterebbe osservare un altro dato per comprendere l’importanza e l’incidenza di Immobile: ha segnato, da solo, quasi la metà dei gol della Lazio (60) e neppure abbiamo considerato i 7 assist.
PRECEDENTE. La ripresa del campionato mercoledì lo sottoporrà al test dell’Atalanta e al confronto con Muriel e Duvan Zapata. Un appuntamento delicatissimo per la Lazio, chiamata a prolungare la serie dei 21 risultati utili interrotta il 29 febbraio (dopo il successo sul Bologna) soltanto dalla pandemia. Fermarsi subito, restare al palo, significherebbe smorzare gli entusiasmi e ritrovarsi in salita. Toccherà a Immobile aiutare Inzaghi a superare il primo bivio. E’ l’alba di una nuova avventura e torna in mente il debutto del centravanti di Torre Annunziata il 21 agosto 2016: era appena arrivato, per meno di 10 milioni di euro, dal Siviglia. Proprio a Bergamo, prima partita ufficiale con la maglia biancoceleste, impiegò appena quindici minuti per segnare il primo gol. Finì 4-3 per la Lazio di Inzaghi, Cataldi evitò il tentativo di rimonta dei nerazzurri di Gasperini. Immobile aveva segnato in diagonale, dalla solita mattonella defilata a sinistra, raccogliendo l’assist di Milinkovic. Il primo di 116 realizzati in poco più di quattro anni, l’ultimo a Marassi in 23 febbraio scorso. E’ entrato nella galleria dei bomber all time della Lazio: è il quarto in classifica dietro Piola, Signori e Chinaglia, distante appena sei lunghezze. Può salire sul podio delle leggende della Lazio segnando appena 6 o 7 gol nelle ultime 12 giornate di campionato. Inzaghi spera riesca a farne anche di più. L’impresa vera sarebbe stabilire il nuovo record nella storia della Serie A: gliene mancano 9 per eguagliare il primato stabilito da Higuain (36) nella stagione 2015/16 con il Napoli di Sarri. Gli basterebbero, certamente, per vincere la Scarpa d’Oro: al comando, approfittando dello stop del campionato italiano, è passato Lewandowski. Il polacco del Bayern Monaco ha raggiunto e scavalcato Immobile, ora conduce la classifica con 62 punti, frutto di 31 gol, 4 di differenza con l’opportunità di arrotondare il bottino nelle ultime due partite (ininfluenti) della Bundesliga.
VALORE. Ciro tornerà in campo con la solita, straordinaria, carica agonistica. Con la voglia di contendere lo scudetto alla Juve e di riprendersi la scena. A 30 anni, è ovvio, non può farsi scappare l’occasione. Si può consacrare dopo aver rinviato all’estate 2021 l’appuntamento azzurro con gli Europei. E’ il più forte e il meno pagato tra gli attaccanti del suo livello. Lotito dovrà tenerne conto se diventerà inevitabile discutere il rinnovo del contratto.
Ha segnato 27 gol con 101 conclusioni è più efficace di CR7 (21 reti con 130 tiri)
Gli mancano altre 6 reti per agganciare il mito Chinaglla: 122 gol con la Lazio