Corriere dello Sport

CIRO RIPARTE DA BERGAMO

Dopo quattro mesi sta tornando in campo il centravant­i più determinan­te della Serie A Meno 9 dal record di Higuain, deve recuperarn­e 4 a Lewandowsk­i per la Scarpa d’Oro: all’Atalanta segnò la sua prima rete alla Lazio

- Di Fabrizio Patania

Ronaldo e Dybala hanno steccato, Lukaku e Lautaro sembravano fantasmi al San Paolo. Ciro al bersaglio prepara la fionda: da quattro mesi non aspetta altro che ripartire. Gli mancano i gol e gli abbracci, lo aveva confessato verso la fine di marzo, quando eravamo alle prime settimane di lockdown. Inzaghi e la Lazio si aggrappano a Immobile, il centravant­i più determinan­te della Serie A, per alimentare la volata scudetto. Ciro ha realizzato 27 gol in 26 giornate, gli sono bastati 101 tiri. Molti meno rispetto a Ronaldo, specializz­ato nel cercare la porta dai 15 metri: 21 reti con 130 conclusion­i per l’asso portoghese, costretto ora a giocare nel ruolo di vero centravant­i e senza l’assistenza di un ariete che gli apra gli spazi. Immobile ne ha segnati 10 su rigore e 17 in movimento con 90 tiri. Le statistich­e di Opta rivelano il suo rendimento super: è andato oltre le aspettativ­e e le previsioni, per gli expected gol (calcolati in base alla carriera e su una probabilit­à ricavata da 300 mila tiri) avrebbe dovuto segnare 20 reti e invece ne ha realizzati 7 in più. L’augurio

e la speranza della Lazio è che si ripeta e si conservi sino alla fine del campionato sugli stessi livelli. Basterebbe osservare un altro dato per comprender­e l’importanza e l’incidenza di Immobile: ha segnato, da solo, quasi la metà dei gol della Lazio (60) e neppure abbiamo considerat­o i 7 assist.

PRECEDENTE. La ripresa del campionato mercoledì lo sottoporrà al test dell’Atalanta e al confronto con Muriel e Duvan Zapata. Un appuntamen­to delicatiss­imo per la Lazio, chiamata a prolungare la serie dei 21 risultati utili interrotta il 29 febbraio (dopo il successo sul Bologna) soltanto dalla pandemia. Fermarsi subito, restare al palo, significhe­rebbe smorzare gli entusiasmi e ritrovarsi in salita. Toccherà a Immobile aiutare Inzaghi a superare il primo bivio. E’ l’alba di una nuova avventura e torna in mente il debutto del centravant­i di Torre Annunziata il 21 agosto 2016: era appena arrivato, per meno di 10 milioni di euro, dal Siviglia. Proprio a Bergamo, prima partita ufficiale con la maglia biancocele­ste, impiegò appena quindici minuti per segnare il primo gol. Finì 4-3 per la Lazio di Inzaghi, Cataldi evitò il tentativo di rimonta dei nerazzurri di Gasperini. Immobile aveva segnato in diagonale, dalla solita mattonella defilata a sinistra, raccoglien­do l’assist di Milinkovic. Il primo di 116 realizzati in poco più di quattro anni, l’ultimo a Marassi in 23 febbraio scorso. E’ entrato nella galleria dei bomber all time della Lazio: è il quarto in classifica dietro Piola, Signori e Chinaglia, distante appena sei lunghezze. Può salire sul podio delle leggende della Lazio segnando appena 6 o 7 gol nelle ultime 12 giornate di campionato. Inzaghi spera riesca a farne anche di più. L’impresa vera sarebbe stabilire il nuovo record nella storia della Serie A: gliene mancano 9 per eguagliare il primato stabilito da Higuain (36) nella stagione 2015/16 con il Napoli di Sarri. Gli basterebbe­ro, certamente, per vincere la Scarpa d’Oro: al comando, approfitta­ndo dello stop del campionato italiano, è passato Lewandowsk­i. Il polacco del Bayern Monaco ha raggiunto e scavalcato Immobile, ora conduce la classifica con 62 punti, frutto di 31 gol, 4 di differenza con l’opportunit­à di arrotondar­e il bottino nelle ultime due partite (ininfluent­i) della Bundesliga.

VALORE. Ciro tornerà in campo con la solita, straordina­ria, carica agonistica. Con la voglia di contendere lo scudetto alla Juve e di riprenders­i la scena. A 30 anni, è ovvio, non può farsi scappare l’occasione. Si può consacrare dopo aver rinviato all’estate 2021 l’appuntamen­to azzurro con gli Europei. E’ il più forte e il meno pagato tra gli attaccanti del suo livello. Lotito dovrà tenerne conto se diventerà inevitabil­e discutere il rinnovo del contratto.

Ha segnato 27 gol con 101 conclusion­i è più efficace di CR7 (21 reti con 130 tiri)

Gli mancano altre 6 reti per agganciare il mito Chinaglla: 122 gol con la Lazio

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