LA SIGNORA NON SA PIÙ FARE GOL
C’è un’urgenza da risolvere in vista della ripresa del campionato a Bologna Due gare (semifinale e finale di coppa Italia) senza reti, non accadeva dal 2015: e Sarri ha CR7, Dybala, Douglas Costa, Higuain, Cuadrado e Bernardeschi
Allenatore: Mihajlovic A disposizione: 1 Da Costa, 97 Sarr, 15 Mbaye, 25 Corbo, 34 Baldursson,11 Krejci, 32Svanberg, 24 Palacio, 16 Poli, 26 Juwara, 29 Cangiano Indisponibili: Skov Olsen Squalificati: Santander, Bani, Schouten
Diffidati: Denswil, Bani
Cercasi gol. Per guarire dal digiuno del periodo, per rimettersi in carreggiata e riprendere l’assalto allo scudetto dopo la sconfitta nella finale di coppa Italia. Dubbi e incertezze si addensano nel cielo sopra la Continassa e Maurizio Sarri sa benissimo che i bonus sono esauriti. Il suo progetto e il suo futuro sono appesi al filo delle vittorie: non può fallire. I problemi da risolvere sono tanti e il tempo è ristretto perché il calendario non darà respiro. Bisogna andare in ordine di priorità e il primo imperativo è sbloccare la macchina da gol che al momento si è ingolfata. Avendo a disposizione un reparto guidato da Ronaldo, il più forte del mondo, e completato da Dybala, Higuain, Douglas Costa, Cuadrado e Bernardeschi l’impresa non dovrebbe essere impossibile. Eppure, nei 180 minuti di coppa Italia, il meccanismo si è inceppato: zero gol tra Milan e Napoli, ma soprattutto una scarsa pericolosità complessiva che stona con la caratura del reparto. Era dal 2015 che non andavano in scena due gare senza gol da parte dei bianconeri; la serie non va a tre dal 2006 ma è una striscia che la Juve non vuole certo replicare.
CHE TRIDENTE? La costante è rappresentata da Ronaldo e Dybala. Il fenomeno non segna da quattro partite, ha fallito un rigore contro il Milan e, soprattutto, è apparso in difficoltà fisica. Ma, nonostante sia alla ricerca della brillantezza, da CR7 non si può prescindere, visto che può essere decisivo in un attimo. La Joya, dal canto suo, vuole dimenticare in fretta l’errore dal dischetto in finale, e verosimilmente sarà ancora il riferimento centrale del trio offensivo. Non c’è dubbio, invece, che Cristiano partirà dalla sua comfort zone di sinistra: difficilmente Sarri gli chiederà un nuovo sacrificio da centravanti come contro il Milan. Il portoghese si è adeguato ma non ha gradito, come ha fatto notare al tecnico. Proprio il rapporto tra l’allenatore e il fenomeno sarà una delle chiavi della stagione bianconera: niente più incomprensioni tattiche - e non solo, viste le critiche via social della sorella del campione sul gioco della Juve, che tanto sembrano assomigliare ai pensieri di Cris - per arrivare al traguardo. A completare il tridente, il primo candidato appare Douglas Costa, come in coppa Italia. Il brasiliano però si è spento alla distanza e per questo potrebbe entrare in ballottaggio con Cuadrado e Bernardeschi.
PIPITA. La soluzione dei problemi potrebbe essere il ritorno di Higuain. Il Pipita è il riferimento centrale che serve per “riempire” l’area di rigore e dare la forma base al tridente che ha in mente Sarri, con Ronaldo e Douglas Costa. Gonzalo è ancora in dubbio per Bologna. L’impressione è che domani Sarri dovrà ancora affidarsi agli uomini di coppa Italia e dovrà riprendere il filo del discorso interrotto 180 minuti fa. Nelle 39 gare stagionali, la Juve ha realizzato 71 gol, ma gli unici in doppia cifra sono Ronaldo (con 25) e Dybala (13), mentre Higuain è fermo a 8. Il problema è che in campionato i bianconeri hanno messo a segno 50 reti in 26 giornate: non accadeva dal 2015-16 un totale così basso. Il confronto con i cinque anni targati Allegri dice che, 2015-16 a parte, nelle altre stagioni i bianconeri a quest’epoca avevano un ritmo realizzativo superiore: 53 reti nel 2014-15, 55 nel 2016-17, 63 nel 2017-18 e ancora 55 nel 2018-19. La Juve di Max, insomma, segnava di più di quella del Comandante. Ora serve cambiare marcia: cercasi gol.
Il Comandante dovrebbe ripartire dal tridente di coppa L’incognita Pipita