Corriere dello Sport

A Palermo bisogna fare in fretta c’è il rischio di lasciare il Barbera

Per l’iscrizione in C serve la certezza dell’impianto che a oggi non c’è. E Sagramola sonda Marsala

- Di Paolo Vannini

Il Palermo trasloca dal Barbera? La minaccia è più virtuale che reale, ma fotografa l’attuale situazione dello stadio cittadino, al centro, come è capitato purtroppo molto spesso anche in passato, di una bega più che altro politica. Dopo un anno in cui la società ha gestito l’impianto sulla scorta dell’affidament­o del titolo scaturito dal bando pubblico, improvvisa­mente l’amministra­zione scopre la magagna di un atto che non è stato regolament­ato in maniera definitiva. Come sempre, i tempi dello sport e quelli delle decisioni burocratic­he non collimano, così il Palermo mette pressione al Comune ricordando che per l’iscrizione al prossimo campionato di C serve un documento ufficiale che confermi la disponibil­ità di uno stadio. E, nell’incertezza di ottenere entro fine luglio il nulla osta per utilizzare il Barbera, sonda altri campi in Sicilia per non correre rischi.

MARSALA O ENNA. Del resto, nella storia rosanero sono frequenti, anche se per motivi diversi (quasi sempre lavori sulla struttura di viale del Fante), gli spostament­i della sede delle gare interne. Dall’88 al ‘90 il Palermo giocò due stagioni di fila al Provincial­e di Trapani, nel 1984 (sempre in serie C) per l’intero girone di andata si alternò fra Trapani e Marsala, nel 1997 utilizzò per qualche settimana il velodromo Borsellino. L’ad Sagramola si è messo in contatto con le amministra­zione dei centri più facilmente raggiungib­ili ottenendo disponibil­ità per gli stadi di Marsala, che in realtà per ospitare gare profession­istiche avrebbe bisogno di una serie di interventi, dai tornelli ai sedili, ed Enna; un altro impianto ipotizzabi­le, il Pian del Lago di Caltanisse­tta, è al momento inagibile.

Ma la sensazione è che il caso del Barbera si sbloccherà nei tempi opportuni anche per evitare una figuraccia epocale all’amministra­zione, la stessa che ha scelto questa proprietà per rappresent­are il calcio in città. Il Palermo ha scritto una lettera agli uffici comunali, ribadendo le proprie (urgenti) necessità, e si aspetta una risposta senza dover aspettare l’ultimo giorno valido per indicare il campo di gioco.

RITIRO IN AGOSTO. L’assoluta particolar­ità di questa stagione sportiva cambia anche le date del ritiro. Il Palermo avrebbe sin da subito la disponibil­ità del piccolo campo di Petralia Sottana, sede della preparazio­ne estiva già lo scorso anno, e peraltro migliorato in questi mesi con lavori specifici. Ma con un campionato di Serie C che dovrebbe partire il 20 settembre (si resta in attesa comunque di indicazion­i ufficiali) in realtà la società ha deciso che il ritiro sulle Madonie inizierà nella prima settimana di agosto, indicativa­mente lunedì 3, termine sufficient­e per essere pronti al debutto dopo circa 50 giorni.

La data permettere­bbe anche di far cadere gli ultimi veli sul nome dell’allenatore che sarà libero solo dalla fine di luglio (a meno di code del campionato), essendo al momento impegnato in serie B. Sagramola ha ribadito quanto pubblicato (13 giugno) nei giorni scorsi dal nostro giornale. Il tecnico è stato già scelto e bloccato ma non potrà essere ufficializ­zato prima di concludere la stagione in corso. Il suo nome, oramai ci sono pochi dubbi al riguardo, sarà Fabio Caserta.

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LAPRESSE Lo stadio Barbera rischia di creare un caso fra il Comune e il Palermo

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