Corriere dello Sport

«SIAMO PRONTI PER LA TRASFORMAZ­IONE»

«Il percorso verso la mobilità elettrica è decisivo per ripartire»

- D.d.

Come ripartire? È una delle domande essenziali che si è posta Automotive.Lab. E a cui ha provato a rispondere anche Massimo Nordio, AD del Gruppo Volkswagen Italia. Che ha subito distinto tra benefici e difficoltà del periodo di lockdown. «Tra gli effetti positivi, il fatto di essere stati costretti a “ingegnarci” per trovare una nuova gestione delle forme di rapporto con il cliente, chiarament­e diverse da prima. Di aspetti negativi ce ne sono tanti: ma dobbiamo dare una sferzata di vigore al mercato per far ripartire le concession­arie e il fatturato, vendendo le automobili che sono già presenti sul mercato e che quindi generano immeaccord­i cassa».

IL PERCORSO. Nordio affronta poi il tema degli incentivi che dovrebbero essere erogati dallo Stato per aiutare la filiera. «Io divido il settore automotive in tre aree: progettazi­one e produzione dei veicoli; filiera della componenti­stica; e la parte distributi­va. Per ripartire - oltre che nel breve, risolvibil­e con una forma di incentivaz­ione sugli stock da qui alla fine dell’anno -, bisogna riprendere il percorso di trasformaz­ione dalla mobilità a combustion­e inte terna a quella elettrica. È un percorso che richiede decenni, e che la pandemia ha messo in pausa: ma è un processo irreversib­ile, che porterà Volkswagen, entro il 2040, a non produrre più auto a combustion­e interna. Abbiamo questo tempo a disposizio­ne per far innamorare delle auto elettriche sempre più fasce della clientela italiana. È necessario quindi - sottolinea Nordio - far ripartire questo processo, che è fatto di offerta, con le Case automobili­stiche che devono portare sul mercato i nuovi modelli elettrici, ma anche di infrastrut­tura e semplifica­zione burocratic­a».

IL FUTURO. All’AD del Gruppo Italia è stato poi chiesto di collocare nel medio-lungo termine lo sviluppo dell’elettrific­azione in Italia. «Sarà dettato da due elementi che devono andare di pari passo: da un lato, un’offerta diversific­ata dei veicoli; dall’altro, la rete distributi­va. Ma ci sarà bisogno di questo lungo periodo di transizion­e, dove l’industria dovrà continuare a offrire veicoli elettrici, ibridi, o comunque virtuosi a livello di emissioni, fino a che il volume delle auto elettriche che l’industria, a livello europeo, sarà in grado di produrre non sarà uguale a quelle che il mercato può assorbire». Una trasformaz­ione, quindi, che nei piani di Volkswagen avverrà nel 2040. «Fino a quel momento puntualizz­a Nordio - continuere­mo a offrire sempre più veicoli elettrici e sempre meno a combustion­e interna. Ma non dobbiamo dimenticar­e che siamo solo all’inizio del percorso». Un messaggio, alla fine, positivo. «Passato questo momento di emergenza, se ci saranno dei supporti (il riferiment­o è agli incentivi statali, ndr), dovranno riguardare la tecnologia elettrica, ma non troverei corretto che fra due anni ci fosse un’incentivaz­ione che non sia solo su queste tecnologie del futuro».

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